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Carlo Alberto Biggini al centro di un convegno dell’Accademia Capellini

Accademia Lunigianese di Scienze "Giovanni Capellini"

Il presidente dell’Accademia Lunigianese di Studi “Giovanni Capellini” professor Giuseppe Benelli informa il gentile pubblico che, nel Salone Sforza in via XX settembre n.148, alla Spezia, il giorno venerdì 6 novembre alle 17, si svolgerà un convegno di studi sulla figura di Carlo Alberto Biggini, Accademico e Cancelliere dell’Acc. Capellini, nel settantesimo della sua morte.
Il Presidente presenterà una propria relazione sui legami fra C.A. Biggini e l’Accademia Capellini, Luciano Garibaldi tratterà “La figura e l’opera di Biggini”, mentre Giovanni Pardi affronterà “Il contributo di Biggini all’Enciclopedia Treccani e alla storiografia risorgimentale”.
Carlo Alberto Biggini nacque a Sarzana nel 1902 e si accostò formalmente al fascismo negli anni 1926-1927, mentre frequentava la facoltà di giurisprudenza a Genova, dove si laureò nel 1928. Nel 1929 si laureò anche in scienze politiche ed amministrative a Torino e, nel 1930, ottenne il diploma di perfezionamento presso la scuola superiore di scienze corporative dell’università di Genova. Pubblicò diversi studi nel campo del diritto pubblico, costituzionale e corporativo. Conseguita la libera docenza in diritto costituzionale ottenne la cattedra di diritto costituzionale e comparato e quella di dottrina generale dello Stato all’università di Sassari, dove nel dicembre 1936 divenne titolare di diritto costituzionale e corporativo; nel 1938 si trasferì all’università di Pisa, di cui divenne rettore nel 1941. Nel 1934 era stato eletto deputato per il collegio unico nazionale e nel 1937 divenne membro parlamentare per la riforma dei codici, quindi presidente di commissione nell’istituto di rapporti culturali con l’estero, presidente del consiglio direttivo delle scuole superiori del partito e consulente giuridico del ministero degli esteri per l’Albania; fu consigliere nazionale nella camera dei fasci e delle corporazioni nel 1939 ed anche presidente della commissione di mistica fascista ai littoriali. Dopo aver partecipato alla campagna d’Africa e a quella di Grecia, il 19 dicembre. 1942 Biggini assunse la carica di ispettore generale del partito nazionale fascista; il 5 febbraio 1943, in occasione del vasto rimaneggiamento di governo operato da Mussolini, fu nominato ministro dell’educazione nazional e membro del Gran Consiglio. Nella serata del 24-25 luglio 1943 Biggini non votò l’odg. Grandi e rimase fedele a Mussolini. Il 23 settembre 1943 Biggini divenne ministro dell’educazione nazionale della repubblica di Salò. Colpito da un male inguaribile, morì a Milano il 19 nov. 1945.
Il Presidente Benelli invita il gentile pubblico a partecipare numeroso.

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