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Economia

Confcooperative Liguria e Progetto Savoir in rete per crescere

Sviluppo imprenditoriale trasversale e internazionale. Hanno partecipato 60 realtà della nostra regione.

Progetto savoir

Chi ha inventato il detto “l’unione fa la forza” sapeva di cosa stava parlando: dalle piccole cose possono svilupparsi progetti di grande portata, se si è capaci di fare rete. Ed è proprio da qui che è partito il Progetto SAVOIR, che ha preso vita per la promozione di reti imprenditoriali grazie al Programma Operativo Italia-Francia Marittimo 2007-2013. Confcooperative Liguria, forte dei propri valori di solidarietà e cooperazione, ha preso parte, unitamente a Confcooperative Toscana, Confcooperative Sardegna e Petra Patrimonia della Corsica, ad un progetto di sviluppo imprenditoriale trasversale e internazionale, per rendere ancora più grandi i piccoli traguardi locali.

ANCI Toscana ha coordinato il tutto, per un’efficiente messa in relazione di cooperative, enti e aziende di regioni e nazioni diverse, in modo da fornire a tutti gli strumenti necessari per crescere al meglio. «Le reti di imprese facilitano il raggiungimento degli obiettivi -ha sottolineato con entusiasmo Valerio Balzini, segretario generale Confcooperative Liguria- oltre che favorire la crescita personale e imprenditoriale. La Liguria è fatta di piccole-medie imprese, molto legate al territorio e alla valorizzazione del locale, il che è un ottimo biglietto da visita. Ma con un progetto come SAVOIR è possibile crescere mantenendo tutta l’attenzione possibile per il territorio. Le reti di impresa permettono grandi azioni di marketing comuni, ma anche la nascita di prodotti o infrastrutture ad ampio raggio. Siamo davvero orgogliosi della partecipazione delle nostre cooperative, che stanno già intessendo, grazie ad una serie di dibattiti, incontri e workshop, diverse relazioni con altri enti e realtà extraterritoriali, per crescere sempre di più».

Sono state circa 60 le cooperative liguri a partecipare al progetto, soprattutto nel campo dell’agricoltura sociale, della pesca e del turismo sociale, unite alle cooperative delle altre regioni, circa 800 quelle invitate a partecipare. Agli incontri -tenutisi nell’arco di un anno in diverse location italiane, l’ultimo dei quali si è svolto a Massa di Carrara il 7 ottobre- sono state presentate diverse realtà, che hanno iniziato a lavorare insieme grazie a un grande incubatore di imprese. Un dato interessante è il crescente interesse dei giovani all’avvicinarsi all’imprenditoria.

«Gli sviluppi futuri di questo progetto sono già qui, nel presente -ha concluso Balzini- perché le diverse realtà che si sono messe in contatto in questi mesi stanno già lavorando insieme, con il nostro supporto. E noi vogliamo puntare, sempre di più, sulle cooperative di giovani. Fornendo un supporto concreto, con strumenti e indicazioni di lavoro, una volta terminata la formazione. Perché è proprio quello il momento in cui i giovani che vogliono lanciarsi nell’imprenditoria si arenano. Spesso troppo spaventati da ciò che dovranno affrontare. Stiamo lavorando ad un grande incubatore di idee, grazie ad un consorzio, e speriamo possa essere un aiuto concreto a questi giovani». Un riavvicinamento alla terra e soprattutto all’agricoltura sociale, che unisce l’amore per i prodotti genuini alla volontà di dare lavoro a soggetti fragili o svantaggiati. Il mondo dei prodotti km0, dei Gruppi di Acquisto Solidale, del biologico, cercando di uscire fuori dai classici slogan, per equilibrare prezzi e lavoro. Il tutto con il supporto materiale e burocratico necessario, nell’ottica di una rete di imprese solida e ben radicata. Il progetto SAVOIR ha aperto la via, e Confcooperative Liguria ha confermato forte e chiara la propria partecipazione.

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