L’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti della Spezia plaude all’ordine del giorno per la creazione di una “sala del commiato” non religiosa al Cimitero dei Boschetti. “Esprimo il nostro compiacimento ai consiglieri comunali Paolo Manfredini, Roberto Masia e Pierluigi Sommovigo, per l’importante iniziativa”, dice Cesare Bisleri, referente Uaar La Spezia.
“Con l’odg in argomento, l’amministrazione comunale della Spezia, ed in particolar modo il gruppo consiliare proponente, hanno dimostrato ulteriormente la continua attenzione e sensibilità verso le tematiche laiche, attenzione che abbiamo già avuto il piacere di citare in merito alla recente istituzione dei registri delle unioni civili e del cosiddetto testamento biologico. Grazie alla definizione ufficiale delle relative modifiche, la sala del commiato potrà finalmente essere, senza equivoci ed eccezioni, un luogo di raccoglimento e di saluto ai propri cari utilizzabile nelle forme più disparate, secondo le esigenze delle diverse realtà sociali e culturali e nel pieno rispetto della pluralità”.
“È interessante come i consiglieri proponenti abbiano voluto sottolineare che “Nel nostro Paese non si è mai consolidato il ricorso a cerimonie funebri di tipo laico per quei cittadini che in vita si sono professati atei, laici o agnostici”, segnale di sensibilità e apertura verso realtà finora spesso non considerate, quando non addirittura discriminate.
Al giorno d’oggi, mentre ancora si vede uno Stato che spesso si inchina alla forte ingerenza ecclesiastica, i rappresentanti delle istituzioni che si espongono dimostrandosi sensibili alla sempre più irrinunciabile esigenza di laicità, non solo dichiarandosi, ma anche fornendo risposte concrete, sono di esempio e di auspicio ad un’Italia migliore e moderna, in cui un giorno, speriamo non lontano, la tutela dei diritti umani e civili saranno la priorità e non più un miraggio. Dopo il registro delle unioni civili ed il registro del testamento biologico, la sala del commiato è quindi un’ulteriore progresso che ci permette ragionevolmente di considerare il Comune della Spezia tra i Comuni d’Italia all’avanguardia in tema conquiste civili”.