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Cultura e Spettacolo

Andrea Bocelli si diploma al conservatorio "Puccini"

Con una tesi sul canto operistico nel terzo millennio, il cantante toscano finisce i suoi studi all'istituto spezzino. "Chi guida i teatri deve conoscere la musica, per fare programmazioni più ricche".

Andrea Bocelli nel giorno del diploma

“La musica è culto aritmetico di un’anima che sa rivelarsi”. Vestito con un completo grigio scuro elegantissimo Andrea Bocelli cita Leibniz durante l’esposizione della sua tesi in sala Dante. Da questa mattina è un nuovo diplomato del Conservatorio “Giacomo Puccini”, con una tesi dal titolo “Valore e significato del canto dell’opera all’inizio del terzo millennio” con contributi di Placido Domingo.
C’erano le telecamere di Sky e della Rai, gli allievi-colleghi del conservatorio con tanti ragazzi stranieri stregati dal tenore toscano. “I compositori contemporanei? Ho molto rispetto per loro, è una forma importante di sperimentazione. Difficile scrivere musica nuova, sarebbe auspicabile trovare una formula capace di essere più vicino ad un pubblico che si é evoluto meno rispetto alla ricerca musicale. Ho avuto a che fare con Fedele e Dal Corno, gente come loro va incoraggiata”.

Tra gli altri allievi dello storico istituto di Via XX settembre anche il figlio maggiore di Andrea Bocelli, ed è proprio per poter stare più vicino a lui che il cantante conosciuto in tutto il mondo ha scelto la Spezia per i suoi studi. E la musica è ovviamente al centro del discorso di Bocelli. “Chi guida i teatri deve conoscere la musica, per fare programmazioni più ricche e per rispettare ciò che si é fatto in precedenza. Placido Domingo è sicuramente un cantante capace di aver attenzione per il nuovo che avanza: è uno dei pochi che ha una vera propensione per l’opera moderna. Si va oltre la capacità di emettere voce, ci vuole l’orecchio assoluto”. Alle 12.52 ecco l’alloro posato sulla testa tra gli applausi.

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