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Cultura e Spettacolo

Nautipedia, la Wikipedia del mare parla spezzino

Un progetto made in la Spezia che dovrebbe vedere la luce a Natale. Gli ideatori della ECYB: "La nostra cultura marinara per puntare ai mercati emergenti".

Renato Consolaro e Maura De Vercelli

Un dizionario del mare: veloce, gratuito e il più onnicomprensivo possibile. L’idea di una Wikipedia del mare arriva dalla Spezia ed è stata presentata in questi giorni presso la Camera di commercio di Genova dove si sonos volte le premiazioni di Smart Cup Liguria 2013. Renato Consolaro e Maura De Vercelli l’hanno chiamata molto semplicemente Nautipedia, un giant-blog enciclopedico, una piattaforma integrata monotematica, completamente dedicata alla nautica ed al mare nelle diverse sfaccettature, dalle nozioni didattiche e storiche al gossip, dalle informazioni tecniche alle news finance & management, dal mercatino degli accessori ai waterfront e molto altro ancora.

“Se la nautica spezzina, anzi quella italiana, soffre a causa della crisi – dice Maura De Vercelli – noi non ci adagiamo ma puntiamo piuttosto verso i nuovi mercati, con una promozione intelligente ed economica. Ciò che dobbiamo diffondere è la nostra cultura, le tradizioni, i progetti più innovativi”. “Del resto la nautica italiana è una bandiera del Made In Italy che non si è mai arresa di fronte alle tante difficoltà – questa è la convinzione profonda di Renato Consolaro, nautico da sempre – ed anche adesso dobbiamo darci da fare per tirar fuori nuove idee moderne e coraggiose.”
La versione Beta, nata dallo spin off di ECYB, azienda insediata in Via San Bartolomeo, sarà composta da circa 7000 voci. Vedrà la luce a Natale prossimo mentre, nelle intenzioni dei creatori, per il 2014 saranno online le versioni inglese, francese, olandese, spagnola. Infine nel 2015 la versione world-wide dedicata soprattutto ai mercati emergenti di tutti i continenti.
“Partecipare alla Smart Cup è stato un passaggio importante perché ci ha permesso di confrontarci con il mondo esterno e di prendere contatti per il partner tecnologico”, concludono gli imprenditori.

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