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Cultura e Spettacolo

Volontari, bambini e ragazzi protagonisti al Festival della Mente

Import 2013

I giovani volontari rappresentano da sempre una straordinaria ricchezza per il Festival della Mente.
In dieci edizioni, oltre 4.000 ragazzi, provenienti da scuole superiori di secondo grado e da università, hanno partecipato all’organizzazione della manifestazione, contribuendo con entusiasmo e disponibilità al suo grande successo. Ad oggi, sono circa 600 i giovani che hanno chiesto di prendere parte anche alla decima edizione in qualità di volontari: la maggior parte proviene dagli istituti superiori delle province di La Spezia, Lucca, Massa Carrara e anche da Pistoia, Roma e Tempio Pausania. Si affiancano studenti universitari delle sedi di Bologna, Firenze, Genova, Milano, Parma, Pisa e Urbino. A essi si aggiunge il gruppo di volontari adulti formato da insegnanti, da iscritti all’Università dell’età libera, da scout e da soci del CAI (Club Alpino Italiano).
La grande squadra dei volontari è coordinata da Lorena Lazzini che, oltre a gestirne la preparazione e l’organizzazione, nel corso degli anni ha saputo creare un clima estremamente positivo ed un forte coinvolgimento durante tutto l’anno. Gli studenti spesso chiedono di partecipare dopo aver sentito i racconti di amici e compagni di scuola, e il festival diventa così un momento molto atteso e un’esperienza che vede i ragazzi impegnarsi attivamente per un obiettivo comune.
Questi aspetti fortemente positivi sono emersi anche dalla recente ricerca Effettofestival adolescenti. Volontariato e impatto formativo dei festival di approfondimento culturale, da poco pubblicata, a cura di Matteo Lancini ed Elena Buday dell’Istituto Minotauro di Milano. L’esperienza dei giovani volontari è stata studiata attraverso una ricerca condotta sul campo (intervista tramite questionario a 400 volontari, 15 focus group realizzati nel periodo scolastico e durante il festival) da un team di psicologi dell’Istituto Minotauro; ne emerge uno spaccato del mondo giovanile inaspettato: tempo dedicato gratuitamente e partecipazione attiva a una manifestazione di approfondimento culturale. Questa ricerca getta dunque uno sguardo differente sugli adolescenti nativi digitali, ma soprattutto su come gli adulti possano offrire loro occasioni di crescita culturale in grado di stimolarne l’interesse e il coinvolgimento personale. I ragazzi si sentono infatti parte integrante della manifestazione e hanno la possibilità non solo di stringere nuove amicizie, ma anche di conoscere e incontrare grandi pensatori italiani e internazionali. Nei festival di approfondimento culturale si apre uno spazio di incontro tra cultura giovanile e cultura degli adulti, come scrive Gustavo Pietropolli Charmet nell’introduzione del volume: “I ragazzi entrano in contatto con coloro che la cultura la producono, non la vendono o la insegnano: sono poeti, scrittori, scienziati, e sono lì per loro, disponibili, alla mano, e si capisce che hanno bisogno di recapitare proprio ai giovani il loro messaggio. I giovani non si lasciano sfuggire l’occasione”.
In occasione del decennale, il Festival della Mente ha ulteriormente coinvolto i giovani attraverso una selezione per cercare il centesimo autore del libro 100 parole per la mente, a cura di Giulia Cogoli (Editori Laterza, €10, nella serie i Libri del Festival della Mente). Il volume raccoglie le definizioni di novantanove relatori che hanno partecipato alla manifestazione più quella di una volontaria, Laura Nencioni, il centesimo autore, che ha fornito la definizione più stimolante della parola “idea”. I ragazzi saranno coinvolti anche nella presentazione del libro: durante i giorni del festival, infatti, alcuni volontari organizzeranno i “comizi della mente” nelle piazze, davanti ai bar e nelle vie di Sarzana. Muniti di un megafono, leggeranno le 100 definizioni in ordine alfabetico, citando gli autori.

Inoltre c’è il Festival della Mente per bambini e ragazzi, un vero e proprio festival nel festival, curato da Marina Cogoli Biroli con il contributo di Carispezia, quest’anno prevede oltre 50 fra laboratori, workshop, spettacoli, letture animate, incontri, passeggiate per stimolare la mente e la creatività dei più piccoli.
Tante le occasioni per conoscere e sperimentare divertendosi. I due filosofi Francesco Mapelli e Ilaria Rodella rendono la filosofia un “gioco da ragazzi”: con loro i più piccoli costruiscono una città ideale, mentre i più grandi scoprono cos’è il vuoto. La Fondazione Marino Golinelli organizza due laboratori scientifici: i ragazzi tra i 7 e i 14 anni viaggiano nel mondo delle piante per imparare a prendersene cura, i più piccoli invece dipingono con pigmenti estratti da frutta e verdura. Lo scrittore, musicista ed educatore ambientale Giuseppe Festa è guida d’eccezione in una camminata all’aperto, per scoprire la natura attraverso divertenti giochi sensoriali. Gli economisti Stefano Di Colli e Davide Ciferri coinvolgono i ragazzi in un incontro a squadre per spiegare l’economia in modo ludico. Con l’Acquario di Genova bambini e ragazzi sono trasportati nell’affascinante mondo del mare, per scoprire le abitudini dei cetacei e imparare a rispettare e conservare l’ecosistema marino. Strappando, ritagliando e assemblando, la filosofa e illustratrice Ilaria Dal Canton dà vita ad animali impossibili e ai loro suoni (in lingua inglese, spagnola, tedesca, francese). Amélie Galé e Jack Tow, pseudonimi di due studiosi d’arte, spiegano, attraverso una lettura animata e un laboratorio di disegno, perché non si deve giudicare dalle apparenze. In una lezione-gioco con la calligrafa Francesca Biasetton, si disegna con le lettere. La fisica Lara Albanese e l’astrofisica Alessandra Zanazzi insegnano come riconoscere le principali costellazioni del cielo raccontando miti e leggende da tutto il mondo nel Googol planetario. Insieme ai curatori di laboratori d’arte Silvia Casturà e Salvatore Ammirati, del progetto Blu sole, i bambini sperimentano le potenzialità espressive dell’argilla e il linguaggio dei materiali. Lorenzo Palmeri, architetto e compositore, costruisce insieme ai bambini insoliti strumenti musicali in un workshop dedicato al suono. Tanti e divertenti gli esperimenti con la frutta nel laboratorio di Annalisa Bugini: come trovare la matematica in una mela e diventare un esperto architetto grazie ai datteri. Giochi a coppie nel laboratorio di Teresa Porcella in cui i bambini rappresentano le più svariate emozioni attraverso la tecnica di disegno surrealista dei “cadaveri squisiti”.
Questa edizione prevede quattro spettacoli dedicati ai bambini e alle loro famiglie: il grande matematico Piergiorgio Odifreddi in una lezione spettacolo sulla storia della geometria attraverso immagini dell’arte e della natura, dagli antichi Egizi fino a oggi, sfata il mito che la matematica e la geometria siano difficili e noiose. L’attore Giorgio Scaramuzzino e la calligrafa Francesca Biasetton guidano i piccoli spettatori in un viaggio-spettacolo dove ogni lettera del nostro alfabeto diventa occasione per raccontare una storia divertente. Gli attori Anna Campagna e Luigi Pellegrino, dell’associazione culturale Le Mele Volanti, incantano con una lettura animata: la storia di un paese dove per parlare è necessario comprare e inghiottire le parole. Semeion Teatro Associazione Culturale, con i burattinai Marianna Galeazzi e Simone Negro, mette in scena lo spettacolo di Ombrellina in cui la protagonista scopre, dopo tante avventure, il valore dell’amicizia.
La sezione del Festival della Mente dedicata ai bambini e ragazzi è nata nel 2005 e ha riscosso negli anni un grandissimo successo; offre la possibilità di partecipare a tutte le fasce di età, e permette una fruizione familiare completa, stimolando il dialogo e confronto culturale all’interno della famiglia.

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