LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Primi decenni del novecento

Dalla penna di Alberto Incoronato ecco “Arbaneto gea ‘n pogo de bón”

"Arbaneto gea 'n pogo de bón"
Dalla copertina

Si intitola Arbaneto gea ‘n pogo de bón ed è il nuovo libro di Alberto Incoronato. “La storia di Arbaneto e della sua famiglia ruota principalmente attorno a Sarzana e Romito ed è un racconto dedicato a chi vuole conoscere i fatti veri e nient’altro – spieta l’autore di Dietro la lapide dei Barbantan e Sull’omicidio in persona di Passalacqua Cesare -. Arbano era un poco di buono …. ma così erano tanti altri giovani nei primi anno del ‘900, un tempo nel quale si rubava e si truffava per sopravvivere. Si rubava per mangiare, per vestirsi e per avere piccole soddisfazioni: un paio di scarpe, un pacchetto di sigarette, qualche piccolo oggetto da regalare ad una ragazza. Era il tempo nel quale i loschi figuri che si aggiravano nelle campagne erano tanti e qualcuno era armato ed uno di questi era proprio Arbano che un giorno purtroppo userà la pistola… Era arrivata la tragedia della Grande Guerra, nell’estate del ‘21 arrivarono le più gloriose giornate per Sarzana e infine arrivarono gli anni ‘30 con gli omicidi senza rimorso di Vizzardelli e sempre, il caso volle, che i familiari di Arbano vi si ritrovassero coinvolti loro malgrado mentre lui tra la Francia e l’Italia proseguiva la sua attività…”. Sottolinea ancora Incoronato nel presentare il volume: “Con l’occasione, questa ricerca storica, approfondisce alcuni temi come l’importanza della ‘propaganda’ prima e durante il primo conflitto mondiale, lo stretto legame tra arditismo e squadrismo, la strana morte a Sarzana dell’anarchico Rinaldo Spadaccini e la sorprendente liberazione il 21 luglio di Renato Ricci e degli altri squadristi, fatto quest’ultimo spesso ignorato dalla storiografia ufficiale”.

Più informazioni