Tutta l’Italia del calcio in piedi per l’Atalanta vincitrice dell’Europa League. In una serata indimenticabile, i bergamaschi hanno battuto nella finale di Dublino il Bayer Leverkusen per 3-0, interrompendo una striscia di 51 partite senza sconfitte per i tedeschi. Prestazione perfetta degli uomini di Gasperini, che hanno trovato in uno straripante Lookman l’uomo dei sogni. Per il nigeriano una tripletta che permette al trofeo di tornare nella Penisola dopo 25 anni.
Nella compagine nerazzurra ci sono anche tanti ex Spezia. A partire da Umberto Marino, direttore generale degli orobici che ebbe lo stesso ruolo in Via Melara dal 16 dicembre 2013 al 17 giugno 2015. Dirigente fondamentale nella storia aquilotta. Fu lui a impostare un Picco senza barriere come lo si vede oggi (l’attuale ministro Abodi era presidente della Lega B), a traguardare all’ampliamento dello stadio coinvolgendo per primo l’architetto Gino Zavanella, a creare il centro sportivo di Follo dove tuttora si allena la prima squadra, ad allevare un generazione di dirigenti e funzionari che ancora lavorano nel club. Fu lui a portare alla Spezia per la prima volta Guido Angelozzi suggerendolo a Volpi come direttore sportivo.
Marino si portò a Bergamo nel 2015 Marco Semprini, un’altra professionalità passata dallo Spezia prima da segretario sportivo e poi come segretario generale, ruolo che ha anche all’Atalanta. Senza dimenticare Luca Percassi, amministratore delegato e figlio del patron Antonio Percassi, già giocatore aquilotto tra il 2002 e il 2004. Tra i calciatori c’è Emil Holm, che non è sceso in campo nella finale di Dublino e che di fatto è tuttora un calciatore dello Spezia in prestito ai bergamaschi che tra meno di un mese dovranno scegliere se riscattarlo o meno.