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Le parole del bulgaro

A tutto Hristov: “I brividi nella vittoria con il Venezia da capitano. Dal mio rientro sono un giocatore nuovo”

Il difensore parla a DAZN: "Dopo la partita con il Venezia non credevo a cosa avessimo fatto. Nessuno se lo aspettava, siamo riusciti a vincere al Picco ed è stato bellissimo". Poi tanti temi

Petko Hristov

Dopo una stagione sfibrante sotto ogni punto di vista, Petko Hristov sta riposando nella sua Bulgaria, a Sofia, in attesa dell’inizio della prossima stagione dello Spezia. Leader e uomo simbolo della cavalcata salvezza della squadra di Luca D’Angelo, il difensore non vede l’ora di ripartire e ai microfoni di DAZN racconta quella che è stata la stagione appena conclusa: “Dopo la partita con il Venezia non credevo a cosa avessimo fatto. Nessuno se lo aspettava, siamo riusciti a vincere al Picco ed è stato bellissimo. Nessuno del Como mi ha contattato, peccato (ride, ndr). Ho visto che Fabregas li ha portati in vacanza ad Ibiza, speravo portasse anche qualcuno dello Spezia ma niente”, racconta sorridendo il difensore. “Ora sono a Sofia, a casa con mia moglie e la mia famiglia. Ci stiamo prendendo dei giorni. È stato bellissimo quando ci siamo salvati, siamo stati qualche giorno in Italia e poi siamo tornati a casa. Stiamo aspettando un bambino. Nasce tra poco, ad agosto, siamo tranquilli. Sarà un maschietto, ma ancora il nome non si può dire perché in Bulgaria non lo diciamo prima della nascita. Sono pronto a diventare papà, è bellissimo vedere mia moglie incinta e non vedo l’ora di conoscere il bambino”, prosegue.

Una stagione molto complicata per lo Spezia e per lo stesso Hristov, che ad inizio campionato è stato costretto ad uno stop forzato per diversi problemi fisici che non gli hanno permesso di scendere in campo sin dal principio: “Ho saltato 5-6 mesi dall’estate, che sono stati i mesi più difficili. Ho pensato molto al calcio e a quanto mi mancasse rientrare, avevo tanta rabbia e fame di dimostrare chi sono. Sono rientrato a dicembre e sembra che sia un altro giocatore”, spiega Hristov. “È stata una stagione difficilissima. Ho avuto diversi infortuni all’inizio e quando sono rientrato a dicembre i ragazzi non stavano benissimo. Abbiamo cambiato allenatore e abbiamo respirato un’altra aria. Con D’Angelo, dopo il primo mese che è stato duro, abbiamo capito cosa volesse e con la testa giusta la squadra è andata avanti senza problemi. Potevamo vincere più partite ma non siamo riusciti a fare gol, l’avessimo fatto avremmo potuto pensare anche ad altri obiettivi”, prosegue il centrale, che poi parla ancora dell’ultimo atto con il Venezia, dove ha vestito la fascia di capitano: “È stato bellissimo, non me lo aspettavo. Ho trovato la fascia negli spogliatoi e quando l’ho vista sono uscito fuori sul campo a pensare, perché era una partita molto importante per noi, poi contro il Venezia dove ho giocato sei mesi. Una partita così importante, al Picco, da capitano… ho sentito i brividi”. 

Petko Hristov

 

In ogni caso, tra le difficoltà dello Spezia Hristov si è erto a leader assoluto, segnando anche due reti contro l’Ascoli, all’andata e al ritorno, che sono valsi sei punti decisivi: “Se abbiamo vinto è merito di tutta la squadra, anche se i gol li ho segnati io. Avevo segnato anche due gol di fila, al Picco, con Ascoli e Lecco: non mi aspettavo due partite così del genere”, spiega il difensore, che poi parla della sua crescita nel terzo anno in maglia bianca, dopo il prestito dello scorso anno: “A Venezia sono cresciuto tantissimo come giocatore. Vanoli guarda tutti i dettagli, tattici e tecnici, e con lui mi sono trovato benissimo. Mi ha fatto crescere, poi sono tornato a Spezia e ho avuto alcuni problemi fisici, ma quando sono rientrato avevo fame di dimostrare a tutti chi sono”, racconta il difensore, che poi parla della sua avventura in maglia bianca: “Alla Spezia si sta benissimo. Vivo un po’ fuori dal centro che c’è più serenità, in centro c’è un po’ di casino (ride, ndr). Non è una città grande, conosci tutte le stradine, la gente quando vai in giro, ormai mi sento un po’ spezzino. Sono contento di essere molto amato a Spezia, io ci sto benissimo. Ogni squadra di B vuole andare in A, è un sogno di tutti. Una piazza come Spezia se lo merita, in estate ci sarà il mercato per essere più forti”.

In chiusura, due battute su due tecnici avuti allo Spezia, Luca D’Angelo artefice della salvezza e Thiago Motta, che con Hristov ha raggiunto la salvezza in Serie A: “D’Angelo è una persona bravissima, onesta, che ti parla in faccia. Parla con i giocatori, dà consigli e ti lascia giocare, che per me è molto importante. Parla molto di squadra, carattere, ti fa dare tutto. Aiuta tantissimo. Non mi aspettavo Thiago Motta andasse in Champions, da calciatore era fortissimo e anche a Spezia sono stato bene. Sono molto contento per lui, ha fatto vedere che allenatore è, la squadra ha capito le sue idee e il Bologna ha giocato un calcio bellissimo”, conclude.

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