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Agorà della salute e dell'afa day

Conoscere meglio gli anziani per “calibrare” un servizio: nuovo progetto della Sds Lunigiana

Incontri anziani Sds Lunigiana

Quali sono i vissuti degli anziani della Lunigiana? Da circa un anno alcuni esperti stanno raccogliendo dati che poi verranno elaborati e divulgati. Il progetto si chiama ‘Incontrare il desiderio degli anziani’ e ha preso il via lo scorso anno, in occasione dell’Agorà della salute e dell’Afa Day, un progetto promosso dalla Società della Salute della Lunigiana, in collaborazione con Sps, un’agenzia di ricerca e intervento di Roma, che si occupa di studiare le criticità che incontrano i sistemi di convivenza nella nostra contemporaneità. Gli esperti hanno esplorato due servizi, in particolare: l’Afa, Attività Fisica Adattata in Lunigiana e i Centri Sociali Anziani a Roma, nell’ipotesi che i due servizi incontrino il desiderio degli anziani e possano dunque illuminare circa la loro domanda. 

“Abbiamo promosso focus group e interviste, in Lunigiana e a Roma – spiega Viviana Fini, psicologa di Continuità Ospedale -Territorio della Asl Toscana Nord Ovest – , per costruire criteri utili a migliorare i servizi rivolti agli anziani. Abbiamo avviato gli incontri nei gruppi Afa e sono state coinvolte anche altre associazioni del territorio lunigianese, il percorso va avanti da circa un anno. Abbiamo notato un forte desiderio di parlare, di raccontarsi, di ritrovarsi. Gli incontri sono stati molto intensi e partecipati”. Alcuni giorni fa a Icaro un incontro coi gruppi di Moncigoli e della Filanda, per discutere i primi risultati ottenuti. Si è parlato del vissuto degli anziani, del rapporto con la sanità, del corpo che cambia, dei vissuti legati al prendersi cura di un famigliare che diventa non autosufficiente. La discussione è stata molto emozionante. Il luogo dell’incontro è stato il Centro Icaro perché gli operatori stanno portando avanti il progetto ‘Icaro. Centro per una cultura di comunità’. “È una ricerca sul vissuto – aggiunge – era importante incontrarsi ancora per arrivare a una lettura dei risultati il più vicino possibile a quello che vogliono dirci”. Assieme a Viviana Fini, nel gruppo di lavoro, ci sono Valentina Serradori, Matteo Ratti, Lorenzo Antoniotti di Aurora domus e Ilenia Borrini per la Società della Salute. Presto saranno promossi incontri di discussione aperti agli amministratori, al terzo settore e alla cittadinanza. 

“I gruppi Afa hanno consentito che si creassero dei legami – aggiunge – gli anziani ne apprezzano la funzione, c’è un contesto vitale desideroso di relazionarsi. Anche tra loro spesso si organizzato e si ritrovano. Per noi incontrare i gruppi è stato importante per mappare le risorse che esistono sul territorio”. “Il progetto – aggiunge il direttore della Sds Marco Formato – è importante al fine di programmare i servizi sociosanitari della Società della salute. Si vuole infatti, attraverso la ricerca, andare a esplorare i legami di prossimità delle comunità che danno risposte informali ai bisogni degli anziani, integrandoli  eventualmente con nuovi interventi sulla base dei bisogni emersi. Il lavoro svolto in questi mesi sta dando risultati inaspettati e importanti e di questo dobbiamo ringraziare gli operatori e la cittadinanza anziana che sta partecipando alla ricerca attivamente”. 

 

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