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19esima edizione

Anche alcuni comuni spezzini aderiscono al Cantamaggio. Appuntamento a Santo Stefano d’Aveto

Cantamaggio a Montereggio

La tradizione del Cantamaggio nasce nella notte dei tempi, e trae il nome dal periodo in cui si svolge, cioè intorno al 1º maggio, perché risalente alle calende del mese nel calendario romano, in cui si onorava la dea Flora, responsabile della fioritura degli alberi. Il Calendimaggio è una tradizione viva ancor oggi in molte regioni d’Italia come allegoria del ritorno alla vita e della rinascita: fra queste spicca la zona delle quattro Province, quelle di Genova, Alessandria, Pavia e Piacenza. In passato esistevano diversi gruppi presenti nelle parrocchie più abitate del comune, purtroppo questi non sono riusciti a sopravvivere al graduale “abbandono dei paesi” e alla diminuzione demografica che coinvolge le nostre zone. Nonostante queste difficoltà i ragazzi della vallata si sono uniti per mantenere viva questa tradizione almeno nel capoluogo e così essa non è mai stata perduta.

La rassegna interregionale del Cantamaggio di Montereggio, che giunge alla 19^ edizione, prende il nome dal paese che ha ideato questa manifestazione e che ne organizza alcune edizioni, è diventata un evento itinerante ospitato ogni anno in un comune diverso. Il 19 maggio Santo Stefano d’Aveto, per la prima volta nella storia, avrà l’onore di ospitare questa importante rassegna, a cui hanno aderito ben 16 gruppi oltre a quello del luogo e che provengono anche da alcune regioni limitrofe: Anzola di Bedonia (PR), Bardi (PR), Biassa (SP), Cavanella Vara (Beverino) (SP), Comuneglia_Codivara (SP), Corlaga (MS), Credarola di Bardi (PR), Ferriere (PC), Leivi (GE), Mareto (PC), Marsaglia (PC), Montereggio (MS), Rossano di Zeri (MS), Val Lecca (PR), Varese Ligure (SP), Vezzolacca (PC).

Il programma vede la mattina il canto itinerante nelle diverse tappe, segue il pranzo tutti insieme ed infine un ultimo giro di canti e la premiazione dei gruppi che hanno partecipato per poi proseguire con il canto libero, che sarà un momento d’interscambio per maggianti e maggerini, così che potranno raccontare, attraverso le loro canzoni, uno spaccato della tradizione e della vita alpestre.

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