Fincantieri sta valutando la realizzazione di un bacino in muratura per il proprio cantiere del Muggiano, più grande di quello previsto inizialmente per poter lavorare le nuove Fremm EVO. La prospettiva è stata ventilata ai sindacati durante un incontro tenutosi negli scorsi giorni alla presenza delle rsu del cantiere spezzino e delle segreterie provinciali. Un’eventualità che è stata accolta con forti aspettative dai sindacati, che da tempo sottolineano la necessità di trovare nuovi spazi operativi per il brulicante sito di produzione e allestimento delle navi militari.
Il bacino “rappresenterebbe un investimento più funzionale alle esigenze del cantiere – sottolinea la Fiom Cgil -. Tra l’altro se, come auspichiamo si decidesse per il bacino in muratura, ciò comporterebbe obbligatoriamente, a detta dell’azienda, anche altri importanti investimenti in termini di infrastrutture necessarie di supporto, come ad esempio di una chiatta semisommergibile”.
Nei prossimi mesi arriveranno nel golfo per l’allestimento la dodicesima Fremm e il settimo Ppa, attualmente in fase di costruzione presso il cantiere gemello di Riva Trigoso. Due programmi che hanno subito mutamenti in corso d’opera dopo la cessione di due fregate all’Egitto e due pattugliatori polivalenti all’Indonesi: quattro unità inizialmente destinate alla Marina Militare. “L’auspicio è che presto venga confermata la firma di due nuove ppa, l’ottava e la nona, che andranno operativamente a sostituire quelle previste – scriva la Fiom in una nota -. Come anche auspichiamo che venga finalizzato l’acquisto delle due nuove fregate Fremm Evo , già approvate dalla Commissione Difesa, in sostituzione di quelle precedentemente vendute all’Egitto”.
A partire dal prossimo mese sarà poi impostata in cantiere la nuova nave oceanografica della Marina Militare. Nave di dimensioni importanti: 5.500 tonnellate, lunghezza di circa 106 metri e larghezza di 18 metri con ponte di volo per elicotteri. A luglio ci si attende, fanno sapere i sindacati, l’impostazione del terzo sottomarino U212 Nfs mentre ancora si attende la firma per il quattro battello.
“Questo produce una visibilità di continuità di lavoro della officina sommergibili di circa 15 anni. Si tratta di un orizzonte temporale importante come mai si era prospettato in passato con le precedenti serie e questo, a detta dell’azienda, permette anche di riconsiderare lo spazio occupato dalle aree di lavoro per aumentarle, cosa che noi auspichiamo anche per migliorare la vivibilità e la situazione ambientale dell’officina sommergibile”.
Il cantiere del Muggiano va quindi ancora incontro ad anni di volumi produttivi importanti. “La notevole mole di lavoro ci porta a chiedere un forte ciclo di assunzioni, sempre più evidentemente necessarie”.