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Divieto per i veicoli Euro 4 in centro, Casati: “Decisione presa nel 2018, comunicata e già rimandata di un anno”

Kristpoher Casati

A poco più di una settimana dall’entrata in vigore del divieto di circolazione per i mezzi Euro 4 o precedenti nel centro storico sono ancora tanti gli spezzini che chiedono chiarimenti in merito e altrettanti quelli che hanno fatto richiesta di deroga agli uffici del servizio Mobilità del Comune.
Premettendo che ciclomotori e motocicli non sono destinatari della limitazione, così come tutti coloro che vivono all’interno del perimetro tracciato dall’ordinanza, abbiamo cercato di fare maggiore chiarezza insieme all’assessore alla Mobilità e all’Ambiente, Kristopher Casati, che per prima cosa intende sottolineare le motivazioni del provvedimento.

Mappa Euro 4

“Si tratta di una tappa del percorso avviato con l’approvazione del Pums – Piano urbano della mobilità sostenibile nell’agosto del 2018: già allora era stato deciso che il centro sarebbe stato interdetto ai mezzi inquinanti, con lo scatto di una categoria ogni due anni. Così a partire dal 2019 è scattato il divieto per i mezzi Euro 2, nel 2021 quello per le auto Euro 3 e nel 2023 sarebbe stato il momento degli Euro 4. Ma alla fine questo ultimo provvedimento è slittato di un anno: un po’ per le richieste di proroga dei cittadini, un po’ perché la Regione ci ha detto che avrebbe messo a disposizione 12 milioni di euro affinché si rinnovasse il parco auto a Genova e alla Spezia, le due città che nel 2018 avevano superato i limiti di legge sugli inquinanti”.
Casati intende così rispondere a chi domanda le ragioni delle limitazioni ai veicoli più inquinanti e a chi sostiene che non ci siano stati incentivi a favore della popolazione.
“C’è anche chi sostiene che i cittadini non sono stati avvertiti – prosegue l’assessore – ma stiamo parlando di un provvedimento noto da oltre cinque anni, contenuto in un documento di pianificazione e rimandato di un anno. Non dimentichiamo che il Pums è proprio il contenitore di quella pianificazione che ci ha consentito di ottenere 38 milioni di euro del bando del ministero che ha riconosciuto come nel Pums ci fosse una visione della mobilità, uno strumento di pianificazione”.
Risorse, quelle arrivate dal Mit, che stanno portando al raddoppio dei parcheggi di interscambio di Piazza d’Armi e Palasport. Ma l’assessore annuncia anche che entro la fine del 2024 si concretizzerà la centralizzazione semaforica, che porterà gli autobus ad avere sempre la precedenza, e che una volta che saranno completate le nuove fermate (tra febbraio e marzo) i nuovi filobus da 18 metri entreranno in servizio sulla linea 3, mentre entro aprile dovrebbero finire i lavori della stazione di Migliarina. Ultimo ma non meno importante, lo sviluppo della filovia, previsto nel 2025 con tanto di nuova cabina di trasformazione.

L’introduzione del divieto non è una novità, né una decisione improvvisa, e le ragioni sono da ricercare nello sforamento dei limiti di inquinamento dell’aria registrato nel 2018 dalla centralina di San Cipriano.
“E funziona – continua Casati -. Con la limitazione imposta agli Euro 3 lo scorso anno siamo passati da 36 microgrammi di biossido di azoto per metro cubo a 29. Poi c’è chi dice che per l’inquinamento prodotto dalle navi da crociera non abbiamo fatto niente: ma non è vero! Abbiamo rinnovato il blue flag per l’utilizzo di carburanti meno inquinanti in porto e si sta lavorando per avere al più presto l’elettrificazione delle banchine del porto. I dati Arpal ci dicono che le crociere incidono per il 7 per cento all’inquinamento, le auto per il 30 per cento e il resto proviene da riscaldamento, industria… Ci sono dei picchi? Sì, ma i 200 mg/mc al giorno superabili per legge 18 volte all’anno alla Spezi non sono stati mai più sforati dal 2018 a oggi. E’ vero che l’incidenza del 7 per cento è annuale e che nei giorni di presenza delle navi ci sono aumenti dei livelli, ma siamo sempre al di sotto delle soglie di legge. C’è chi dice: perché il sindaco, che è massima autorità sanitaria, non limita la possibilità di approdo a una sola nave alla volta? Ma sulla base di cosa?”.

Chiarite l’origine e la ratio dell’ordinanza, non resta che approfondire la questione delle deroghe, anche in considerazione delle domande già piovute copiosamente su Palazzo civico.
“Per tutte le deroghe già contenute nell’ordinanza, come per esempio quella per raggiungere i parcheggi in struttura, non è necessario presentare nessuna richiesta. Lo stesso vale per chi deve andare dal meccanico o dal gommista che si trova in città, o chi deve accompagnare un paziente al Pronto soccorso (per chi invece deve andare a trovare un parente all’ospedale c’è il parcheggio di Largo Bione disponibile, essendo al di fuori del perimetro dell’ordinanza). Le domande di deroga occorrono solamente per casi specifici come la ridotta mobilità, il carico e scarico di merci o eventi o manifestazioni”.

Le casistiche per cui NON occorre richiedere una deroga perché già derogate automaticamente (clicca qui per le note esplicative):
– Motoveicoli
– Veicoli di proprietà di residenti e di domiciliati (regolare domicilio stabile) all’interno del perimetro oggetto di limitazione e/o titolari di PASS residenti o domiciliati rilasciati da Atc Mobilità e parcheggi
– Veicoli destinati al servizio di trasporto pubblico (TPL, Taxi, NCC), Servizi di Polizia e vigilanza, VVF, Veicoli di pubblica assistenza e di pronto soccorso, Comune, Provincia, Regione, ASL, Prefettura, Questura, Agenzia delle Entrate, Aziende che operano nella gestione dei servizi pubblici a rete (ciclo integrato delle acque, telecomunicazioni, energia, ciclo integrato dei rifiuti)
– Veicoli a servizio o in uso a disabili con esposto il Contrassegno Unico Disabili Europeo
– Veicoli che raggiungano strutture di pronto soccorso sanitario
– Veicoli di proprietà di titolari di passi carrabili ubicati nel perimetro oggetto di limitazione
– Imprese di pronto intervento ambientale (es. spurghi fognari)
– Aziende erogatrici di servizi mensa/ erogazione pasti presso scuole, ospedali, case di cura e strutture pubbliche in genere
– Veicoli di imprese artigiane, anche individuali, necessari per la prestazione d’opera nell’ambito dell’esercizio dell’attività di impresa all’interno nel perimetro oggetto della limitazione (es. falegname, idraulico, elettricista, ecc.), imprese di pulizia, imprese di traslochi
– Veicoli e autocarri di attività aventi sede all’interno della zona interdetta (compresi ambulanti titolari di posto fisso presso area di mercato o autorizzati alla spunta)
– Veicoli in transito per raggiungere le imprese che operano nel settore della meccatronica, carrozzeria e gommisti ubicate all’interno del perimetro dell’ordinanza
– Veicoli a doppia alimentazione (veicoli ibridi) GPL o metano con impianto regolarmente collaudato a condizione che il transito nel perimetro interdetto sia effettuato con alimentazione GPL o metano
– Veicoli inseriti nei registri nazionali dei veicoli storici regolarmente certificati ed in possesso del certificato di rilevanza storica o in attesa del rilascio di tale certificato
– Veicoli in transito per raggiungere i parcheggi in struttura (autorimesse pubbliche o private) ed autorimesse ad uso pubblico a pagamento, limitatamente al tragitto per raggiungere le medesime strutture di sosta
– Veicoli del personale in servizio per raggiungere la sede della Marina Militare presso la caserma Duca degli Abruzzi di Via Gramsci
– Veicoli del personale in servizio per raggiungere la sede dell’Arsenale Militare attraverso l’ingresso di Piazza Chiodo

Le casistiche per cui occorre richiedere una deroga
– Motivi di difficoltà motoria
– Veicoli adibiti a carico e scarico ovvero veicoli che, in base alla documentazione di accompagnamento delle merci, dimostrino di avere origine e/o destinazione nell’ambito della zona perimetrata
– Accesso per eventi, manifestazioni, interventi di manomissione suolo pubblico, occupazioni temporanee di suolo pubblico
– Altri casi di necessità motivate

Per le richieste di deroga si può fare richiesta accedendo al portale Istanze online

Per maggiori informazioni:
Ufficio Mobilità – Piazzale Giovanni XXIII, 7 19121 La Spezia
Tel. 0187 727 936
Pec: traffico.comune.laspezia@legalmail.it
Email: mobilita@comune.sp.it

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