Una battaglia in mezzo a due centrali che insieme sommavano 69 anni di età e oltre 800 partite da professionisti, ma Pio Esposito, il più giovane attaccante dello Spezia non si è tirato indietro. “È stata una partita difficile, equilibrata. Il Bari è una squadra forte, dietro hanno esperienza con Di Cesare e Vicari e la loro carriera parla per loro”, spiega la punta diciottenne a Sky. “Ma io non guardo in faccia nessuno quando scendo in campo, provo a fare le mie cose e questa sera mi sembra mi siano riuscite anche bene. Sono contento”.
Un primo tempo complicato per il giovane attaccante, chiuso dalla morsa e dall’esperienza dei difensori baresi. Ma nella ripresa la prestazione di Pio è stata fondamentale per le Aquile, con un grande lavoro spalle alla porta che ha messo i compagni in condizione di restare alti e creare alcune occasioni da gol: “In Serie B i primi tempi sono sempre un po’ più sporchi, con meno palle pulite, poi nelle riprese le squadre si allungano e viene fuori il gioco. Quando mi arriva palla devo provare a gestirla, se poi arriva in maniera migliore meglio per me e la squadra”, racconta Esposito Jr, che poi parla del rapporto con il fratello Salvatore: “È il mio fratello maggiore, viviamo insieme, ce la caviamo entrambi a cucinare. A pranzo mangiamo al campo, alla sera una volta a testa ci facciamo da mangiare. Salvatore è sempre stato molto più maturo rispetto all’età che aveva, gli porto un’infinità di rispetto. Qualche volta è venuto qui a Spezia anche Sebastiano, riusciamo a vederci ogni tanto”.
In chiusura una battuta su uno dei punti di riferimento della sua carriera, quell’Edin Dzeko che ha potuto osservare da vicino all’Inter, negli scorsi anni: “Dzeko mi è sempre piaciuto. L’anno scorso l’ho potuto vedere anche da vicino, è lui che mi piace tantissimo”, conclude.