L’Associazione dei commercianti di Riomaggiore e Manarola auspica che la risposta agli aumenti della tratta interessata dalla Cinque Terre card e alla modalità di contrattazione offerta dalla Regione Liguria e dal suo presidente sia respinta da tutti i livelli istituzionali interessati.
“È importante che il presidente del Parco nazionale, il vice presidente e tutti i Comuni delle Cinque Terre condividano questa netta presa di posizione, al fine di inviare un messaggio unitario alle modalità intransigenti del presidente Toti. Chiediamo alle istituzioni, iniziando da Parco che ne è l’elemento principale di aggregazione, di affrontare insieme questa fase, tenendo unitarie le posizioni, al fine di proteggere le attività, i lavoratori e la popolazione delle Cinque Terre”.
“Rimaniamo comunque esterrefatti per l’ennesima aggressione alle attività che lavorano e producono sul territorio delle Cinque Terre – proseguono i commercianti di Riomaggiore e Manarola – che grazie a grandi sacrifici mantengono un’intera provincia a un livello occupazionale elevatissimo, compensando la momentanea fragilità economica della provincia spezzina. Sbagliato improvvisare piani industriali senza criterio, atti a spremere, ancora una volta, la “Gallina dalle uova d’oro”. Ci coordineremo con le altre associazioni per un’eventuale azione di protesta e auspichiamo, qualora il tavolo di contrattazione sia prolungato, la massima coesione istituzionale per traguardare soluzioni più idonee alla corretta razionalizzazione dei flussi e delle ricadute economiche. A breve ci saranno le elezioni e le componenti politiche che compongono la giunta che ha partorito questa ennesima gabola mascherata da “riduttore di flussi” sarà ampiamente ricordata durante tutta la campagna elettorale”, concludono i commercianti.
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