“Ogni tanto mi diverto a fare qualche battuta in consiglio comunale, della serie “Non siamo al bar dello sport”, ricordando un famoso film con Lino Banfi, o anche “Ma siamo su Scherzi a parte?”, noto programma tv, spesso in riferimento al presidente Piscopo, che fin dall’inizio avevo avvertito fosse inesperto, impreparato, inadeguato e incapace di presiedere un’assemblea elettiva. Dopo oltre un anno, non è migliorato di una virgola, neppur si cura di conoscere il regolamento e nel frattempo è diventato pure arrogante”. Lo afferma in una nota stampa il consigliere comunale del gruppo misto di maggioranza, Fabio Cenerini, intervenendo per denunciare quanto accaduto a Palazzo civico nelle ultime ore.
“Ieri si è superato: si era dimenticato di convocare la conferenza dei capigruppo per ieri alle 18,30, come concordato nella precedente del 25 settembre. La convocazione, in base all’articolo 73 del regolamento, deve essere inviata almeno 5 giorni prima, salvo casi d’urgenza, ma l’ordinaria programmazione dei lavori non costituisce urgenza. E lui, finalmente accortosi della dimenticanza, ha inviato la convocazione al mattino per il pomeriggio. Ho fatto presente per email, senza risposta, che la convocazione era illegittima – prosegue Cenerini – e che non avrei partecipato, minacciando di segnalare l’ennesima pagliacciata al prefetto. Lui ha tenuto ugualmente la seduta, mi dicono con tanto di appello, fino a quando l’opposizione si è impuntata, facendo mettere a verbale l’illegittimità della seduta, già sollevata da me. A quel punto, onde evitare ulteriori figuracce il presidente Piscopo ha dovuto prendere coscienza, anche lui, del suo ennesimo errore e riconvocare la conferenza dei capigruppo per lunedì prossimo. Si può andare avanti con uno che esercita un importante ruolo istituzionale, come fosse giusto a una riunione al bar?”, conclude Cenerini.
“Ieri si è superato: si era dimenticato di convocare la conferenza dei capigruppo per ieri alle 18,30, come concordato nella precedente del 25 settembre. La convocazione, in base all’articolo 73 del regolamento, deve essere inviata almeno 5 giorni prima, salvo casi d’urgenza, ma l’ordinaria programmazione dei lavori non costituisce urgenza. E lui, finalmente accortosi della dimenticanza, ha inviato la convocazione al mattino per il pomeriggio. Ho fatto presente per email, senza risposta, che la convocazione era illegittima – prosegue Cenerini – e che non avrei partecipato, minacciando di segnalare l’ennesima pagliacciata al prefetto. Lui ha tenuto ugualmente la seduta, mi dicono con tanto di appello, fino a quando l’opposizione si è impuntata, facendo mettere a verbale l’illegittimità della seduta, già sollevata da me. A quel punto, onde evitare ulteriori figuracce il presidente Piscopo ha dovuto prendere coscienza, anche lui, del suo ennesimo errore e riconvocare la conferenza dei capigruppo per lunedì prossimo. Si può andare avanti con uno che esercita un importante ruolo istituzionale, come fosse giusto a una riunione al bar?”, conclude Cenerini.
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