Alvini cambia e lo Spezia si prende un punto da cui ripartire

Spezia-Brescia 0-0

SPEZIA (3-4-2-1): Dragowski; Amian, Bertola, Nikolaou; Cassata, Ekdal (18’st S.Esposito), Bandinelli (39’st Elia), Reca; Verde (28’st Antonucci), Zurkowski (18’st Kouda); Moro (28’st P.Esposito). (Zoet, Zovko, Moutinho, Serpe, Cipot, Pietra, Gelashvili).

All. Massimiliano Alvini

BRESCIA (3-4-1-2): Lezzerini; Cistana, Papetti, Mangraviti; Dickmann, Paghera (12’st Besaggio), Bisoli, Galazzi (39’st Fogliata); Bjarnason (12’st Fares); Moncini (23’st Olzer), Bianchi (23’st Borrelli). (Andrenacci, Ndoj, Riviera, Adorni).

All. Daniele Gastaldello

Arbitro: Matteo Gualtieri (Asti).

Assistenti: Paolo Laudato (Taranto), Giuseppe Di Giacinto (Teramo).

Quarto ufficiale: Andrea Zanotti (Rimini).

Var e Avar: Luigi Nasca (Bari), Luca Pairetto (Nichelino).

Angoli: 7-5.

Recupero: 1′ e 5′.

Ammoniti: Cistana, Kouda, Bisoli.

Note: 994 spettatori.

Cronaca.

Lo Spezia torna a fare punti nella settima giornata del campionato di serie B interrompendo una striscia di quattro sconfitte consecutive. Finisce 0-0 contro il Brescia in una partita dai ritmi bassi che, per la prima volta in stagione, vede la squadra di Alvini chiudere senza subire reti, anche grazie al passaggio al 3-4-2-1 che dona più equilibrio alla squadra. Sesta partita nel campionato di serie B 23/24 e sesta trasferta per lo Spezia, che spera con la sfida al Brescia di aver lasciato definitivamente Cesena, stadio di riserva durante i lavori al Picco. Momento a dir poco difficile per gli aquilotti,irriconoscibili rispetto alla squadra, dinamica e coraggiosa, del pre campionato.

Alvini nelle ultime conferenze stampa è sembrato un animale braccato, ma grandi sono i demeriti della squadra, che tecnicamente non ha molto da invidiare alle altre della categoria, ma tutto da dimostrare per quanto riguarda voglia di aiutarsi in campo e di incidere. Non sorprendono allora i diversi cambi per il tecnico rispetto alla pessima partita di pochi giorni fa contro la Reggiana. Fuori Salvatore Esposito, Muhl e Antonucci; dentro Ekdal, Bertola e Zurkowski. Alvini disegna un di 3-4-2-1, suo modulo di riferimento in passato, con il polacco e Verde dietro l’unica punta Moro; Cassata e Reca i due elementi sulle fasce. Di fronte un Brescia che è stato ripescato all’ultimo dopo la retrocessione dello scorso anno e ha inanellato tre risultati utili consecutivi, senza ancora mai subire una rete.

Inizio decisamente meno timido quello dei bianchi, ma d’altra parte il Brescia stesso è squadra che punta molto sulla fase difensiva e ama giocare in ripartenza. Primo squillo, dopo tanto possesso, lo offre Bandinelli con un grande tiro a giro dal limite (15′) che Lezzerini riesce a togliere dall’incrocio. L’ex capitano dell’Empoli si rivela il più pericoloso anche pochi minuti dopo quando prova a incornare (25′) su un bel cross di Reca, venendo anticipato di un soffio da Mangraviti. Se lo Spezia batte cinque corner nei primi 28 minuti, gli “ospiti” nel battono tre nei tre minuti successivi aprendo la prima vera fase in cui lo Spezia si trova a non avere il pallino del gioco. Si apprezzano gli interventi di Bertola, al centro della difesa a tre e fino a questo momento molto concentrato come a Venezia.

Tuttavia la squadra di Alvini è macchinosa sulla trequarti, quando deve inventare qualcosa al cospetto di un Brescia che si chiude a riccio. Le fasce sono presidiate e Moro per adesso non è riuscito a tenere neanche un pallone, mostrando un altro passo di quell’involuzione che si è palesata a partire dal rigore sbagliato a Catanzaro. Così non sorprende se la prima frazione scorre senza emozioni ulteriori.

Dopo tre minuti di ripresa Moro aggiunge un’altra scelta discutibile alla sua serata quando prova di mettere al centro dell’area un pallone che avrebbe potuto calciare, pur da posizione defilata, verso la porta di Lezzerini. Primo vero brivido per lo Spezia un minuto dopo, quando Dickmann (50′) può mettere al centro dopo un mancato rinvio dei testa della difesa aquilotta. Il pallone è teso e rasoterra e attraversa tutta l’area piccola senza trovare deviazioni.

Zurkowski e Verde si sono invertiti in questa fase e ne beneficia il numero 99, che va vicinissimo alla rete (55′) dopo essersi liberato di un avversario per provare il destro: tiro potente che vola oltre le dita del portiere ma si stampa sulla traversa! Sarà l’azione più pericolosa di tutta la partita.

I cambi: prima Fares e Besaggio e poi Olzer e Borrelli per Gastaldello, Salvatore Esposito e Kouda e a seguire Pio Esposito e Antonucci per Alvini. Entrambi tecnici ristrutturano centrocampo e attacco senza tuttavia stravolgere le loro squadre. I ritmi non sono altissimi e le occasioni continuano a essere poche. Una grande ce l’ha Kouda (76′) dopo una bella sponda di Pio, ma Bisoli devia quel tanto che basta per mettere in angolo.

Due minuti dopo episodio da leggere. L’arbitro Gualtieri assegna un calcio di rigore allo Spezia per un evidente fallo di Mangraviti su Pio in area, ma subito dopo cambia decisione fischiando un fallo a favore del Brescia per un contrasto precedente sulla fascia con Reca protagonista. Prima sorvola sul tocco, poi lo segnala con l’azione già proseguita. Risultato: i nervi si accendono e i ritmi si alzano per qualche minuto. Ultimi cambi: Fogliata di là e Elia di qua.

C’è più Spezia che Brescia anche nel finale, anche perché Pio adesso è una presenza tangibile in area e giocare palla alta ha più senso di prima. Però l’occasione capita proprio alle Rondinelle quando Fogliata sfrutta la corsia di destra, mette al centro per Borrelli che viene anticipato da un intervento superlativo di Amian (88′). Ultimo sussulto della partita. Sabato a Piacenza contro la Feralpisalò non basterà un altro pareggio.