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Due ore di seduta e poche certezze

Le sezioni dell’infanzia di Strà restano due, con i riconteggi di luglio si accende la speranza di riattivare la terza

Due ore di commissione, un coup de théâtre, poche speranze che la scuola dell’infanzia di Strà torni ad avere tre sezioni a meno che i riconteggi del mese di luglio maturino la possibilità di riattivare quella cancellata per mancanza di iscritti. Presenti anche tanti genitori, alcuni accompagnati dai propri bimbi, che hanno mantenuto la calma ma andandosene delusi per quanto ascoltato.  E’ quello che rimane delle due ore di commissione chiesta dal consigliere del Pd Andrea Frau e firmata anche dal presidente Oscar Teja. Una seduta a tratti complessa e piena di tecnicismi burocratici, alla quale hanno partecipato il dirigente della sezione spezzina dell’Ufficio scolastico regionale Roberto Peccenini e il dirigente scolastico dell’Isa 1 Tiziano De Lucchin. Come detto decine di genitori non hanno voluto perdere questa fase di confronto dopo settimane scandite da incontri con i consiglieri comunali di minoranza Frau e Centi in particolare e con l’assessore Lorenzo Brogi sulla tematica del pulmino che a conti fatti e secondo quanto riferito, proprio dall’amministratore, non vincolante per la tenuta della terza sezione.

Due ore di spiegazioni, si diceva, aperte dal gesto teatrale di Frau che dopo l’appello e prima di illustrare le motivazioni della richiesta della seduta ha consegnato al dirigente De Lucchin le bandiere dell’Italia e dell’Europa: “Mi avete detto che non vi arrivano quelle nuove, ci ho pensato io” ha detto il consigliere del Pd.

Frau regala la bandiera dell'Italia e dell'Europa al dirigente de Lucchin

 

Nel lungo intervento introduttivo Frau ha elencato i punti già affrontati sia a mezzo stampa che nelle piazze virtuali: dai numeri che per i genitori sono in aumento, all’organico del corpo docenti, alle liste d’attesa, fino alla questione del pulmino. Escluso quest’ultimo, che non è di competenza dell’Ufficio scolastico regionale, il direttore della sezione spezzina Peccenini ha spiegato che, in sostanza, la legge italiana prevede una serie di criteri da rispettare e in base a quelli avviene la ripartizione dei finanziamenti per le singole realtà territoriali. Vincoli che hanno soprattutto delle scadenze. “Il 30 gennaio sono scadute le iscrizioni – ha detto – tutte quelle che sono arrivate dopo non possono essere prese in esame, ma potranno essere valutate nel caso nella finestra del 30 luglio dove si possono eseguire dei riconteggi. Al momento e con questi vincoli la sezione non può essere riattivata”. Nel tentativo di rendere più chiaro il concetto sono stati riferiti i dati sulle iscrizioni sia per Strà che in tutto il territorio provinciale e risultano in calo. Tutto questo si traduce con: spostamenti di finanzamenti e insegnanti, classi in meno e nell’eventualità accorpamenti. Peccenini ha provato a non chiudere la porta aggiungendo che: “Quando arriverà la finestra di luglio faremo tutte le valutazioni del caso e se ci saranno margini cercheremo di fare il possibile”. Un lumicino si è acceso, ma come ha sottolineato più volte: anche la minima forzatura aprirebbe la strada alla Corte dei Conti.

A intervenire su questi temi anche il dirigente Tiziano De Lucchin che ha ribadito come qualunque tipo di decisione, in ambito scolastico, si può prendere con numeri reali e ufficiali. Il dirigente ha sottolineato anche il crescente numero di iscrizioni delle ultime settimane e non sarebbe da escludere che lo zampino arrivi anche dall’eco mediatico della vicenda però: “Non possono essere accettate perché arrivate oltre i termini e quindi vanno in lista d’attesa”. Nel corso della riunione sono stati citati spesso i bambini anticipatari, quelli di età inferiore ai 3 anni, e stando a quanto riferito dai due dirigenti in base alle leggi restano in attesa finché non è esaurita la graduatoria. Il dirigente dell’Isa 1 ha aggiunto: “Mi chiedo come mai questo boom di iscrizioni non ci sia stato nei termini del 30 gennaio”.

Di fatto i vincoli di legge sono chiari e non lasciano spazio alle interpretazioni. Sia l’Ufficio scolastico che la dirigenza dell’Isa 1 hanno ribadito l’applicazione ferrea delle stesse. Dai consiglieri poche domande e molte considerazioni sulle normative nazionali e sulla scarsa natalità che contribuisce alla diminuzione della popolazione scolastica futura. Non ci sono stati particolari guizzi, se non la richiesta di possibili deroghe che al momento non hanno trovato terreno fertile.

Un breve capitolo poi si è aperto sulla questione del pulmino scolastico. Il consigliere Centi approfittando della presenza di Brogi e del dirigente Curletto ha chiesto se potessero essere ascoltati, visto che la competenza in materia è del Comune. Il presidente Teja ha accettato e dall’intervento di Brogi e del tecnico Curletto è emerso che anche per questa istanza i problemi sono diversi: per legge i bambini inferiori ai tre anni non possono salire su un pulmino scolastico, inoltre sarebbero esposti a tragitti troppo lunghi.

E qui si torna al principio: una speranza appesa al lumicino per il mese di luglio. I genitori hanno atteso in religioso silenzio, il loro tempo lo hanno passato per la maggior parte in piedi e passando al consigliere di riferimento (Frau) le proprie domande per mantenere il protocollo della commissione. Terminata la seduta il sentimento generale delle famiglie si è rivelato la delusione, perché non è arrivata la svolta. Infine alla luce dell’intervento dell’amministrazione, in questa seduta, è quasi certo che del ripristino della terza sezione non se ne parlerà a stretto giro.

 

 

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