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Sarà ospitato in comune fino al 31 agosto

Un po’ di Uffizi a Pontremoli, arriva il ritratto del Conte Arese Lucini in carcere dipinto da Hayez

Il Conte Arese Lucini in carcere di Francesco Hayez
Il Conte Arese Lucini in carcere di Francesco Hayez

Un capolavoro della pittura dell’Ottocento, recentemente acquistato dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, è in arrivo Pontremoli nell’ambito di Uffizi diffusi. Si tratta del grande ritratto raffigurante il Conte Arese Lucini in carcere, di Francesco Hayez (Venezia 1791 – Milano 1882), esposto temporaneamente agli Uffizi dal primo gennaio di quest’anno. La sua destinazione naturale nel prossimo futuro sarà la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, ma intanto è partito alla volta del Palazzo comunale pontremolese, dove sarà ospite fino al 31 agosto prossimo.
L’opera descrive il momento più tragico nella vita dell’ex colonnello napoleonico Francesco Teodoro Arese Lucini, che aveva partecipato ai moti risorgimentali del 1820-21, finendo sotto processo e subendo due anni più tardi una condanna a morte. La pena fu però convertita in tre anni di detenzione nel penitenziario austriaco dello Spielberg dopo che, durante il processo, il colonnello aveva riferito alla corte i nomi degli altri accusati. Il quadro si caratterizza per la sua originalissima storia: fu lo stesso Arese Lucini (su cui pesava il marchio di traditore dei compagni per aver salva la vita, ma che rivendicava l’impossibilità di mentire come dovere morale) a chiedere ad Hayez di farsi dipingere in cella e in catene, per riscattare il proprio onore.

“Il magnifico dipinto di Hayez, da pochi mesi acquistato dagli Uffizi, viene ora prestato per la prima volta, e proprio a Pontremoli, a suggello dell’interesse che il grande artista aveva per la città: infatti, raffigurando un tragico episodio della storia locale aveva dato avvio alla sua fase più impegnata e alla sua svolta estetica romantica” osserva il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, facendo riferimento al dipinto storicista Pietro Rossi signore di Parma assediato nel Castello di Pontremoli (1818-1820), oggi conservato nella Pinacoteca di Brera. “Il ritratto del conte Arese Lucini – prosegue il direttore – esprime al più alto grado la capacità del pittore di raccontare i tormenti dell’animo provato dalle condizioni durissime dello Spielberg. Se egli sia stato un traditore dei suoi compagni, non sta a noi giudicare: l’uomo in catene ci guarda dritto negli occhi e silenziosamente rivendica le proprie ragioni morali”.

“È un grande onore per Pontremoli ospitare questo dipinto di Hayez, sia per la splendida opera del grande artista, sia per il contesto progettuale in cui l’evento si inserisce – le parole del sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri -. Uffizi diffusi è infatti una eccezionale intuizione che offre la diffusione e la condivisione massima dello strepitoso patrimonio delle Gallerie. Per la nostra Città è quindi un’occasione irrinunciabile quella di poter dare ospitalità sia all’idea vincente che al genio artistico. Occasione che viene colta con convinzione e con la volontà, se possibile, di renderla una bellissima abitudine. Di tutto questo voglio ringraziare di cuore il Direttore Schmidt, insieme a tutto il suo eccezionale staff, Lucia Baracchini, nostro “Pro Sindaco”, e Paolo Lapi che hanno reso realtà un altro sogno pontremolese”.

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