“La Spezia ha già dimostrato di essere un porto sicuro e di saper accogliere, grazie alla mobilitazione dei cittadini con la regìa di prefettura, forze dell’ordine, associazioni e istituzioni. Ma di fronte alla nuova assegnazione del nostro porto come destinazione per la nave Geo Barents si ripropone un tema che ancora una volta viene ignorato dal governo: com’è possibile individuare un porto che dista tre giorni di navigazione dal punto di soccorso e obbligare ad ulteriore tempo in mare 336 persone, tra cui 52 donne, di cui tre incinte, e 80 minori, di cui due di meno di un anno d’età?”. E’ la nota del consigliere regionale Davide Natale del Partito Democratico alla notizia che la nave di Medici Senza Frontiere dovrà risalire tutta la Penisola per sbarcare le persone salvate in due distinte operazioni nel Mediterraneo.
“E’ una scelta disumana! – accusa Natale – In occasione della scorsa assegnazione della Spezia, assistemmo all’assurdità di vedere alcuni minorenni sbarcati qui e poi trasferiti via terra a Foggia, di fatto molto più vicini al tratto di mare in cui furono salvati. Auspico che ci sia un ravvedimento da parte del ministero, non certo perché la Spezia non sia in grado di accogliere, ma per un basilare rispetto della vita umana. Sono persone che hanno già sofferto abbastanza”. “Inoltre chiediamo fortemente che il governo Meloni affronti finalmente il problema della carenza di personale sanitario marittimo Usmaf – conclude il consigliere – nel porto della Spezia come in molti porti italiani e liguri. Questione che è divenuta sempre più urgente di fronte alla situazione attuale del Mediterraneo”.