Poteva essere una Pasqua disastrosa. Ma la giornata di lavoro è stata salvata dalla solidarietà dei pescatori, dei clienti e delle forze dell’ordine. A farne le spese è il locale, dal ponte Revel, De Terminal dove nella notte tra sabato e domenica sono stati rubati i tavoli e le sedie. E’ già stata fatta denuncia e i Carabinieri sono già al lavoro ma dopo la brutta sorpresa di ieri mattina alla titolare resta solo l’amaro in bocca. Già perché il fattaccio non è avvenuto in una tranquilla domenica di primavera ma nel fine settimana di Pasqua, graziato dal cielo limpido e dalla temperatura mite e da un bel po’ di prenotazioni.
“Quando sono arrivata al locale non credevo ai miei occhi, non riuscivo a realizzare cosa fosse accaduto – spiega la titolare -. Quando poi mi sono avvicinata sono rimasta senza parole: otto tavoli e sedici sedie erano spariti nel nulla. Mi viene da pensare che qualcuno abbia fatto una cosa del genere per una Pasqua e una Pasquetta davvero numerosa (afferma con un tono misto tra l’ironia e l’amarezza profonda, NdR). Non è la prima volta che sono vittima di furti e vandalismi, non è un giorno che faccio questo lavoro ma una cosa del genere non mi era mai capitata. Ho chiamato i Carabinieri, ho fatto denuncia”.
L’intero episodio è al vaglio degli investigatori e la speranza è che gli occhi elettronici presenti in città possano dare una mano. Non sarebbe da escludere che abbia agito un gruppo organizzato e dotato di un mezzo in grado di poter trasportare “il malloppo” con facilità. L’assenza di un gran numero di tavoli e sedie poteva trasformare una giornata di lavoro in una di disdette, fortunatamente per la gestione del De Terminal, si può raccontare un epilogo diverso.
“Anche i Carabinieri si sono offerti di trovare tavoli e sedie – aggiunge -, ma non solo loro: i pescatori che lavorano qua davanti a me si sono prodigati senza sosta per non farmi perdere la giornata. Un cliente mi ha proposto addirittura il suo tavolino da balcone. Ci sono anche persone perbene, fortunatamente. Abbiamo tamponato con una serie di tavoli da sagra. La solidarietà è la parte bella di questa mia disavventura ma comunque non posso che restare un po’ amareggiata e incredula”.