Cosa è successo in consiglio comunale

Arcola, l’area verde di Via Valentini sarà intitolata alla partigiana Mimma Rolla

Il Parco di Via Valentini diventa “Parco Mimma Rolla”, e diventerà il polo socio-culturale arcolano. Durante il consiglio comunale di ieri la proposta di intitolazione presentata dal vice-sindaco e assessore, Gianluca Tinfena, è stata votata e approvata all’unanimità. Nella stessa mozione è spiegato che questo spazio di Arcola, dove spesso vengono ospitati eventi e manifestazioni, sarà riqualificato per diventare un polo sociale e culturale all’avanguardia al servizio delle famiglie del territorio arcolano, ospitando anche la biblioteca civica. Scomparsa il 10 novembre 2016, Mimma Rolla fu partigiana. “Mimma Rolla – ha spiegato fra le altre cose lo stesso Gianluca Tinfena – è stata un vero punto di riferimento per la comunità  arcolana grazie al suo esempio di vita”. La proposta di intitolazione del parco della frazione del Ponte di Arcola, infatti, è stata sostenuta in maniera sentita, oltre che unanime, a testimonianza dell’orgoglio e stima assicurati dalla comunità arcolana a Rolla. Nata ad Arcola nel 1927 da una famiglia operaia, Mimma Rolla fu educata ai valori di uguaglianza e di integrità morale che hanno poi ispirato tutta la sua esistenza. “Ancora ragazzina, si impegnò nella lotta partigiana – ha aggiunto Tinfena durante la seduta della massima assise cittadina arcolana – per liberare il Paese dalla dittatura fascista e dall’occupazione tedesca”.
A sedici anni, in effetti, Mimma Rolla aveva aderito al Fronte della Gioventù per dare il suo contributo alla lotta antifascista. Per poi partecipare ai Gruppi di “difesa della donna”, dando in questo caso il suo contributo anche al dibattito sulla parità e sul diritto di voto, negato in Italia alle donne fino al 1945. Rolla, negli anni appena successivi alla guerra, quando la laurea era un privilegio riservato a pochi, con grandi sacrifici dei genitori, si laureò quindi in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pisa; fino a diventare docente insigne di Fisiopatologia endocrina presso l’Ateneo dell’Università degli Studi di Pisa e collaborare con molte altre università italiane e straniere. Tra le altre cose, appassionata ai problemi dell’età evolutiva, creò il Centro Adolescenti di Pisa che divenne un punto di riferimento nazionale per curare giovani pazienti affetti da anoressia e bulimia. Durante il consiglio comunale di ieri sono intervenuti oltre alla sindaca Paganini e a Tinfena, gli assessori Luciani, Monfroni, Romeo e i consiglieri Pavero e Coppola, prima dell’intervento di Emiliana Orlandi, presidentessa della sezione Anpi di Arcola che ha ringraziato a nome dell’associazione partigiani il consiglio comunale per la scelta di ricordare l’impegno di Mimma Rolla. La nuova intitolazione verrà scoperta nella prossima estate.  

Un secondo ordine del giorno, in adesione alla proposta di Anci e sottoscritto da tutte le donne del Consiglio comunale ha riguardato la forte denuncia sui diritti negati alle donne in Iran e Afghanistan. “Un impegno di tutti noi a testimoniare, coinvolgere, organizzare  azioni e fare informazione per sensibilizzare ed attrarre l’attenzione di cittadini ed istituzioni su una piaga drammatica che vede nei due Paesi mediorientali la “punta dell’iceberg” dei tanti diritti ancora e sempre più negati alle donne:  segregate, emarginate e orrendamente violate nella necessità umana di essere persone, donne”, commenta il sindaco di Arcola, Monica Paganini.

Infine un terzo ordine del giorno molto partecipato ha riguardato l’appello “Fermare le stragi in mare”.
“Anche in queste circostanze – prosegue il sindaco Paganini – le donne e i bambini sono i più fragili protagonisti della catastrofe umanitaria che troppo spesso è tragedia nella tragedia della  migrazione umanitaria; occorre agire con politiche attive di riorganizzazione dei rapporti dell’occidente con i Paesi dai quali tante persone fuggono e far comprendere alla politica, alle istituzioni e ai cittadini che godono di diritti e doveri l’urgenza di gestire tutti insieme il fenomeno dell’emigrazione-immigrazione non come una “dannazione” da condannare e negare ma come una condizione che fa parte della complessità dell’esistenza dell’uomo sulla terra e che può e deve diventare una fonte di progresso pacifico dell’umanità. Una dimensione pre-politica sulla quale, anche nelle nostre comunità, possiamo iniziare a lavorare giorno per giorno con le parole e con i fatti”.

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