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La conferenza post partita

Semplici: “Partiti bene, poi è uscito il Sassuolo. C’è dispiacere”

“La mia squadra sta acquisendo una mentalità e concetti che voglio trasmettere loro. Sull’occupazione degli spazi, sul movimento, su tanti aspetti che voglio trasferirgli. Giocare con una certa mentalità e avere il dominio della partita penso possa essere più importante per il nostro prosieguo".

Semplici: \"Partiti bene, poi è uscito il Sassuolo. C\'è dispiacere\"

È un Leonardo Semplici che commenta con amarezza in conferenza stampa il primo ko del suo Spezia, caduto al Mapei Stadium per 1-0 contro il Sassuolo. “C’è dispiacere perché sapevamo di giocare con una squadra di grande valore ma abbiamo fatto un gran primo tempo, dove abbiamo messo in difficoltà l’avversario”, spiega il tecnico spezzino, prima di affrontare le note dolenti. “Nella ripresa sono venuti fuori i valori del Sassuolo, anche individuali, ma abbiamo sofferto da squadra e abbiamo un po’ regalato l’occasione da rigore. Ma non ci siamo disuniti, abbiamo provato a ribattere colpo su colpo e ci abbiamo provato fino alla fine, con anche le occasioni di Nzola e Cipot. La squadra ci crede, propone, sono stato sorpreso dall’espressione dei ragazzi. Dopo 16-18 allenamenti aver trasmesso certi concetti mi fa piacere. Siamo venuti sul campo di una squadra che è abituata a competere per altri traguardi e abbiamo fatto una partita buona per tanti minuti. Spero sia di buon auspicio”.

Da rivedere lo Spezia in occasione del gol subito, con un rigore ‘regalato’ e che poteva essere evitato: “Dispiace ma nel calcio capita. In quell’occasione potevamo parlare di più tra noi, potevamo evitare certe cose ma fa parte del gioco. Il rigore e il resto, queste cose sono accadute. Ripeto, la cosa che mi è piaciuta è la personalità e come si è espressa la squadra, creando presupposti per fare la gara propositiva. Ci abbiamo creduto fino alla fine”.

Nonostante qualche occasione nel finale, nella ripresa lo Spezia è parso andare in affanno, forse anche per stanchezza: “Ci sono anche gli avversari”, risponde Semplici. “Nel primo tempo siamo partiti meglio noi, nella ripresa sono partiti meglio loro. Poi hanno giocatori come Laurentié e Berardi che in questo campionato fanno la differenza. Non mi fermo solo a loro, ma sono stati i più evidenti. Rimango soddisfatto, secondo me non abbiamo giocato con lo stesso coraggio del primo tempo, forse anche fisicamente abbiamo accusato il tanto movimento e la pressione del primo tempo. Con i cambi abbiamo rimediato a certe situazioni e questo è un altro punto a nostro favore, perché chi entra si fa trovare pronto e la squadra ci ha creduto fino alla fine. Deve essere una nostra costante, indipendentemente dal risultato”.

Dopo essere partito titolare contro l’Inter, Shomurodov ha cominciato la gara dalla panchina, per subentrare poi nella ripresa al fianco di Nzola, in uno Spezia alla caccia del pari. Ma il gol ancora non è arrivato. “Non so quanto sia costato Shomurodov, non metto i giocatori in campo per quanto costano ma per quello che vedo in settimana e per l’equilibrio”, spiega il tecnico. “Con l’Inter è stato titolare, oggi no. Al momento ci esprimiamo meglio con un attaccante solo, ma portando i vari Maldini, Verde, Agudelo e Gyasi in manovra magari posso metterlo in un momento in cui vuoi vincere o devi recuperare come stasera. Lo ritengo un giocatore importante, cercherò di far sì che la squadra possa sorreggere i due attaccanti”.

In conclusione un giudizio sulle prime quattro partite alla guida dello Spezia, a cui Semplici è riuscito a dare già un’impronta ben distinguibile: “La mia squadra sta acquisendo una mentalità e concetti che voglio trasmettere loro. Sull’occupazione degli spazi, sul movimento, su tanti aspetti che voglio trasferirgli. Giocare con una certa mentalità e avere il dominio della partita penso possa essere più importante per il nostro prosieguo. Quando stai fuori tanto soffri, stai a casa e non stai bene. Però ho sfruttato il tempo per aggiornarmi, per rientrare e farmi trovare pronto per portare il gruppo affidato all’obiettivo”, conclude.

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