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Distaccamento sottorganico

Natale: “Nel golfo un rigassificatore, due oleodotti e pochi vigili del fuoco”

“Il personale del distaccamento portuale della Spezia, in base alle piante organiche, dovrebbe essere di 24 unità. E' invece attualmente di 19 e rimarrà di 17 entro la fine dell'anno", denuncia il consigliere regionale del Partito Democratico. "La carenza di personale porta con sé come conseguenza l'impossibilità di utilizzare le unità navali dedicate. Per assicurare l'operatività delle motobarche servono almeno tre vigili del fuoco e non sempre sono a disposizione".

Davide Natale

“Il porto della Spezia convive con una grave carenza di vigili del fuoco portuali, figure fondamentali per garantire la sicurezza del nostro mare. Nel Golfo della Spezia si concentrano decine di attività importanti per il nostro Paese a partire dallo scalo commerciale, i cantieri navali e i porticcioli della nautica da diporto. Ma soprattutto presidi particolarmente delicati come l’unico rigassificatore onshore d’Italia, nella baia di Panigaglia, e ben due oleodotti con punto d’entrata in mare, quello di Arcola Petrolifera e quello a servizio della Nato per i carburanti avio”. E’ la nota con cui Davide Natale, consigliere regionale del Partito Democratico, annuncia un’interrogazione all’assemblea regionale per chiedere alla giunta di farsi portavoce presso il governo della necessità di potenziare i presidi di tutta la Liguria.

“Il personale del distaccamento portuale della Spezia, in base alle piante organiche, dovrebbe essere di 24 unità. E’ invece attualmente di 19 e rimarrà di 17 entro la fine dell’anno – illustra Natale -. La situazione peggiora ulteriormente se guardiamo al resto della Liguria. A Genova sono una trentina su una pianta organica di 52, infatti al momento il distaccamento di Multedo è chiuso e rimane operativo il solo distaccamento di Gadda. A Savona i vigili del fuoco portuali sono 13 e dovrebbero essere 24. Per sopperire si assegnano ore di straordinario. E’ evidente che il problema non si risolverà mai in questo modo”.

Squadra nautica dei Vigili del Fuoco

 

Il paradosso del caso spezzino è che entro il 2023 dovrebbe essere terminata la nuova caserma del distaccamento portuale su Calata Malaspina. “Rischia di rimanere una cattedrale nel deserto – dice il consigliere democratico -. La carenza di personale porta con sé come conseguenza l’impossibilità di utilizzare le unità navali dedicate. Per assicurare l’operatività delle motobarche servono almeno tre vigili del fuoco. Quando non sono a disposizione, cosa che succede non di rado, è la Capitaneria di Porto a mettere a disposizione un proprio mezzo navale. Non pare la soluzione ottimale in caso di un’emergenza grave”.

Il porto della Spezia rientra inoltre fra i “Porti Sicuri” per l’ormeggio delle navi delle ong che operano nel Mar Mediterraneo nel soccorso dei naufraghi. “Un compito in più per i nostri vigili del fuoco, che infatti sono stati chiamati ad operare quando c’è stato da assistere la Geo Barents – conclude Natale -. Il problema è nazionale, ma particolarmente sentito nel nostro porto, che ha un’importanza strategica che va ben al di là dei confini regionali. La presenza dei vigili del fuoco è un elemento di sicurezza imprescindibile per i traffici e per i cittadini”.

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