Dopo la certificazione di invalidità ricevuta da Inps conseguente agli esami svolti da Asl 5, un anziano spezzino avrebbe dovuto ottenere di diritto una protesi auricolare con un contributo previsto dal sistema sanitario. Ma se sulla carta il percorso è abbastanza chiaro, scandito da una serie di visite mediche, nella realtà il meccanismo si è talmente prolungato da rendere necessaria la ripetizione di tutte le visite perché la ricetta che gli era stata fornita era nel frattempo scaduta, ovviamente non per volontà dell’utente.
La prima visita risale all’agosto 2022 ed è di novembre la chiamata di Inps. In base alle indicazioni fornite l’appuntamento successivo era programmato a febbraio. Per chiudere tutte le pratiche e ottenere il contributo si è recato, come previsto, al San Bartolomeo di Sarzana pochi giorni dopo. In quella sede ha però scoperto che la ricetta che aveva permesso che si avviassero tutte le procedure era scaduta da 13 giorni. Una situazione complessa per una persona anziana che ora dovrà ripetere tutti gli esami.
A seguito della vicenda e interpellata Asl 5, interviene Giorgio Ferrari della Struttura complessa di Otorinolaringoiatria: “Concordo con l’utente per la farraginosità della procedura sia per l’acquisizione delle protesi acustiche sia per i criteri di invalidità. Va comunque precisato che le procedure indicate dal medico sono corrette e, purtroppo, la validità degli esami per la prescrizione non è stabilita dalla Struttura complessa che dirigo. In ogni caso sono a disposizione per accelerare al massimo la pratica del paziente”.