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Dopo l'ok al progetto dato da toti

Il centrosinistra spezzino: “No alle autobotti di Gnl via mare: per noi la battaglia continua. Il sindaco da che parte sta?”

Il centrosinistra spezzino ritorna a puntare i fari sul progetto di trasporto via mare delle autocisterne cariche di Gnl da Panigaglia a Calata Malaspina, dopo che la Regione Liguria ha concesso la firma dell’intesa e che i commenti di alcuni esponenti del centrodestra cittadino, sindaco compreso, hanno lasciato intendere che la vicenda è ormai chiusa.
Non è così per l’opposizione che ha convocato una conferenza stampa per richiamare Pierluigi Peracchini al rispetto dei contenuti del documento approvato col voto unanime del Consiglio comunale e per annunciare le prossime mosse tese a impedire la concretizzazione del progetto.

Martina Giannetti, Giorgia Lombardi, Guido Melley, Franco Varia e Massimo Lombardi

“Vogliamo prima di tutto fare chiarezza – ha esordito Giorgia Lombardi, del gruppo Spezia con te – ribadendo che la nostra posizione non è di contrarietà in questa fase di crisi energetica. Ma bisogna al contempo ribadire che il progetto truck loading proposto da Snam non ha niente a che vedere con la sicurezza del sistema energetico nazionale”. “Non siamo mai stati contrari all’aumento delle navi preannunciato e al quale abbiamo assistito negli ultimi mesi”, ha aggiunto Guido Melley, per Leali a Spezia.
Massimo Lombardi, esponenti di Spezia bene comune, ha invece ricordato al sindaco i suoi doveri: “Il Consiglio comunale ha votato unanime, con un solo consigliere che si è distinto ma con maggioranza e opposizione unite, un documento che impegna il sindaco e la giunta a portare avanti ogni iniziativa utile affinché il progetto non giunga all’approvazione finale. Sono inammissibili i distinguo e gli equilibrismi politici: quel documento non fa riferimento al luogo: si esprime chiaramente la netta contrarietà al progetto”.
Contrarietà che è invece senza dubbio la posizione di Franco Vaira, del Gruppo misto di minoranza: “Dal ’92 sino ad aprile ’21 a Panigaglia arrivavano mediamente una decina di navi all’anno: l’impianto era una riserva di sistema. Oggi ormeggia una nave ogni due o tre giorni. Il traffico interno al golfo è già abbastanza congestionato, mettiamoci anche l’andirivieni di chiatte cariche di cisterne piene di gas liquefatto… Avevamo raggiunto un pronunciamento unitario su questo tema… e invece oggi leggiamo e ascoltiamo dichiarazioni che creano confusione. Il sindaco deve prendere una posizione chiara e netta”.
“Sì, e per alimentare il polverone – ha ripreso la parola Melley – la maggioranza, tramite Toti e non solo, continua a dire che quello in questione è un progetto legato alla fornitura di gas fornitura di imprese e famiglie, sapendo di dire una cosa falsa, visto che si tratta di un’operazione meramente commerciale e speculativa. Inoltre sarebbe un’altra servitù permanente sul golfo, su tutto: il danno sarebbe generalizzato, andate a chiedere ai cittadini di Lerici e Porto Venere cosa ne pensano…”.
Ha stigmatizzato maggiormente l’azione regionale e la passività del Comune la capogruppo del Pd, Martina Giannetti: “Nel concedere l’intesa Toti parla di una pioggia di pareri positivi e dice di diversi in qualche modo inchinare ai pareri tecnici, riportando anche alcuni stralci attentamente selezionati a favore di questa tesi. Così, invece, la Regione si mostra passiva e ignava, anche se in realtà il suo agire è in piena continuità con quanto fatto e affermato in precedenza. Ciò che è assurdo è che il sindaco si sia allineato, con un comportamento completamente disconnesso. Inoltre ricordiamo che in passato la Regione con il presidente Burlando si era espressa contrariamente all’intesa per il potenziamento di Panigaglia, in contrasto con i pareri tecnici. L’intesa non è una presa d’atto dei pareri, anzi è proprio la situazione nel cui ambito gli organi politici possono pronunciarsi sotto profilo politico e amministrativo di fronte a interventi di grande impatto. Palazzo civico, dal canto suo, ha sbagliato a non impugnare il decreto ministeriale di non assoggettabilità a Via del giugno scorso”.

Il centrosinistra ha dunque illustrato le iniziative che metterà in campo nelle prossime settimane. “Abbiamo prontamente richiesto una riunione urgente della Conferenza dei capigruppo alla presenza del sindaco e dell’assessore all’Ambiente per individuare le mosse necessarie a contrastare sino in fondo il progetto, coerentemente con quanto disposto dall’ordine del giorno approvato in Consiglio. Siamo pronti a richiedere che il Comune impugni la recente delibera della giunta regionale così come gli altri atti che dovessero essere adottati dall’Autorità di sistema portuale per il rilascio delle concessioni demaniali o dal Mite per il procedimento autorizzatorio. Chiederemo al sindaco – hanno proseguito – che il nostro Comune intervenga nell’ambito della nuova procedura di Autorizzazione integrata ambientale, che riguarderà l’impianto di Panigaglia alla luce delle novità introdotte dal progetto di truck loading. In tale sede il sindaco è tenuto a depositare i pareri previsti (anche sotto il profilo “sanitario” come disciplinato dal D. Lgs. 152/2006) e può porsi poi la questione delle “compensazioni” collegate al mantenimento del rigassificatore: compensazioni che per noi hanno particolare valenza sotto il profilo ambientale e infrastrutturale nell’interesse di tutto il territorio. Inoltre è nostra intenzione mobilitare l’attenzione delle comunità che risiedono sul golfo, da Fezzano e Le Grazie, sino a Lerici, puntando a coinvolgere i consigli comunali delle località limitrofe per evitare che ancora una volta il nostro territorio si pieghi agli interessi dei poteri forti. Per noi la battaglia continua e vedremo chi sarà dalla parte dei cittadini e dell’ambiente e chi no: siamo pronti anche ad organizzare un corteo e ci auguriamo di poter avere il sindaco in prima fila. Così capiremo se qualcuno ha cambiato idea”.

Rispetto all’ipotesi che la concessione di Calata Malaspina possa essere ottenuta dal gruppo Canarbino, che opera nel settore del gas per autotrazione e che vede al suo vertice lo spezzino Aldo Sammartano, Giannetti ha risposto: “E’ necessario parlare col mondo imprenditoriale locale. E’ sbagliato dire che se si analizzano i progetti è come rispondere sempre no. L’amministrazione dovrebbe avere un approccio critico nell’esclusivo interesse dei cittadini. Non bisogna rinunciare al dialogo, semmai alle posizioni di passività. Attivarsi per la Via traccerebbe il confine tra l’interesse per l’ambiente e i cittadini e la passività”. “Non importa da chi viene proposto il progetto. Non ce l’abbiamo con Gnl né con Canarbino, e non abbiamo sottolineato che questo progetto non produce occupazione. Quello che non ci convince è questa servitù: un progetto per il quale il nostro golfo non è idoneo”.

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