“Il circolo Arci del Canaletto è una realtà esemplare nel tessuto associativo spezzino e per molte buone ragioni. Arci Canaletto è un riferimento sociale per il quartiere, basta ricordare cosa ha saputo fare nei mesi più duri del lockdown. E’ ormai un centro di aggregazione per tantissimi giovani che scelgono di partecipare a una delle loro molte iniziative o semplicemente di passarvi un sabato sera diverso da quello che passerebbero in centro città. Fatte le debite proporzioni, l’abbinamento in 100 metri della nuova biblioteca e del circolo ha dato una dimensione dedicata ai giovani completamente nuova nel quartiere. Arci Canaletto organizza concerti, conferenze e mostre, è un luogo accogliente anche per gli immigrati, una preziosa esperienza molto impegnata nel sociale basta pensare a tutte le attività di Casa Canaletto“. Dopo la denuncia pubblica di questa mattina da parte dei vertici del circolo di Via Bosco, non sono mancati i commenti e gli attestati di solidarietà da parte del mondo associativo, sindacale e politico e il Comitato Arci provinciale ha voluto cogliere l’attimo per contestualizzare l’accaduto e invitare tutti gli interessati all’assemblea pubblica di domenica 27 novembre alle 18 nei locali del Circolo Arci Canaletto: “Non soltanto per tutto questo è grave che sia stato oggetto di un’intimidazione come quella di sabato scorso. La politica ridotta a minaccia della violenza non è più politica e un quartiere dove questo può succedere non è un quartiere sicuro. Ma anche la città di Spezia, la nostra città che vanta una gloriosa storia antifascista e democratica non merita una deriva quale quella sembra emergere in questi ultimi anni nei quali abbiamo assistito a una escalation di episodi violenti riconducibili alla riorganizzazione di gruppi di estrema destra. Non è più tempo di sottovalutazioni, è importante quindi che alla solidarietà espressa a favore del circolo Arci Canaletto venga dato seguito e che tutte le forze democratiche si mobilitino concretamente a sostegno del mondo Arci oggi sotto attacco, ma anche e soprattutto per garantire la tenuta democratica della nostra città”.
“Ferma condanna per il vile atto di intimidazione al Circolo Arci del Canaletto”, arriva dal gruppo “Siamo il Golfo dei Poeti” di Lerici che parteciperà all’assemblea a fronte di questa aggressione fascista, presso i locali del Circolo stesso, domenica alle 18″ mentre Davide Natale, dai banchi della minoranza del consiglio regionale, aveva presentato stamattina un ordine del giorno per discutere dei fatti: “Purtroppo Fratelli d’Italia e Cambiamo! non hanno sottoscritto la proposta – spiega il consigliere del Partito Democratico -, che doveva vedere come firmatari tutti i gruppi presenti in consiglio. E’ un fatto grave quello di abbassare la guardia nei confronti di eventi del genere. Non può essere sufficiente la giustificazione che, nel recente passato, ci siano stati altri atti di violenza politica per evitare di mostrare la vicinanza delle istituzioni regionali oggi. La Liguria, regione che ha tutti i propri capoluoghi decorati per la guerra di Resistenza, non può rimanere indifferente di fronte a quello che è successo alla Spezia. Si è scritta una brutta pagina a Genova oggi”. A firmare l’ordine del giorno, oltre al Pd e alle altre forze di opposizione, anche Lega, Forza Italia e il rappresentante del gruppo misto. “Da parte mia esprimo massima solidarietà all’Arci Canaletto, oggetto di una vile intimidazione di stampo fascista perpetrata nella notte di sabato scorso. Un segnale allarmante sul clima che si respira in Italia oggi. L’Arci Canaletto da anni un punto di riferimento per i residenti del quartiere, al di là degli orientamenti politici, per aver portato avanti tante iniziative sociali rivolte a tutte le fasce della popolazione. Auspichiamo che le forze dell’ordine possano fare luce su un episodio da non sottovalutare. Parteciperò all’assemblea indetta per domenica dai gestori del circolo per testimoniare la mia vicinanza. In questi casi non può esserci nessuna forma di ambiguità da parte delle istituzioni”.
