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Sabato 15 ottobre

Cipresi e lecci monumentali protagonisti del percorso naturalistico letterario d’autunno nel Parco

Dal santuario di Soviore a quello di Reggio.

Il panorama delle Cinque Terre da Soviore

Sabato 15 ottobre il Parco Letterario Eugenio Montale e delle Cinque Terre propone un percorso naturalistico letterario d’autunno dedicato alla scoperta dell’area protetta. L’appuntamento ruoterà attorno ai ‘grandi patriarchi del Parco’, testimoni silenziosi di vicende umane e naturali che da secoli affondano le loro radici nei sagrati dei Santuari della Madonna di Reggio a Vernazza e della Madonna di Soviore a Monterosso. Sono i cipressi e i filari di lecci monumentali, antichi custodi di luoghi di preghiera immersi nella macchia mediterranea, sopravvissuti alle malattie, alle vicende umane e alle trasformazioni delle aree boschive in aree agricole. Esemplari unici, per età, portamento, valore paesaggistico e non ultimo legami con la storia e la cultura del luogo, divenuti oggetto di tutela e parte del patrimonio artistico locale. A guidare i partecipanti, Cristina Currarini e Carlo Torricelli, in collaborazione con il Reparto Carabinieri del Parco Nazionale ‘Cinque Terre’. I percorsi naturalistico letterari rientrano nelle attività delle riserve culturali nate dalla collaborazione tra Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (C.U.F.A.) e Parchi Letterari®.

Informazioni

Luogo di ritrovo: P.zza Garibaldi a Monterosso al mare (fermata bus) per il Santuario di NS di Soviore 8.30

Itinerario: partenza dal Santuario NS di Soviore di fronte alla Chiesa. Per raggiungere il Santuario si può utilizzare il bus con partenza da P.zza Garibaldi a Monterosso (partenza ore 8.30, arrivo ore 8.47 al Santuario). A seguire si imbocca il sentiero n. 582 fino al Santuario di N. S. di Reggio e dunque il sentiero n. 508 fino a Vernazza. Da Vernazza rientro libero in treno. Durata circa 4.00 ore

Difficoltà E, escursionistico. Indossare scarpe chiuse, con suola scolpita ‘tipo Vibram’ antiscivolo. In caso di avverse condizioni meteo l’evento sarà annullato

Partecipazione gratuita su prenotazione (max 15 posti), scrivendo a comunicazione@parconazionale5terre.it | tel. 346 8299811

Costo del bus a carico dei partecipati (il biglietto è acquistabile presso i centri accoglienza del Parco, tabacchini, oppure scaricando l’App Dropticket, cercando “La Spezia Sp” e acquistando il biglietto 0-22 km.

Descrizione dell’itinerario a cura del Tenente Colonnello Silvia Olivari, Comandante Reparto Carabinieri Parco Nazionale Cinque Terre

Il percorso si sviluppa ad anello su strada, mulattiera e sentiero, nel territorio dei comuni di Monterosso al Mare e di Vernazza all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre, tra le località Soviore (m 464 s.l.m.) e Madonna di Reggio (m 375 s.l.m.); ha un dislivello di circa 500 metri ed un tempo di percorrenza di 3 ore circa. Attraversa ambienti diversificati, sia forestali che agricoli, dove spiccano i Santuari Mariani di Soviore e di Reggio, ombreggiati da maestosi alberi monumentali. I versanti costieri sono un mosaico di coltivi, terre abbandonate o completamente riconquistate dalla vegetazione naturale, dove è possibile ricostruire l’avanzamento e l’evoluzione della vegetazione spontanea, con il progredire dei tempi d’abbandono delle pratiche agricole: gariga, macchia mediterranea e bosco di leccio occupano e proteggono dall’erosione i vecchi terrazzamenti ed il suolo non più coltivato; non mancano ruscelli e sorgenti, preziosi per la vita dell’uomo e delle specie spontanee. Presso il Santuario della Madonna di Reggio sgorga una sorgente perenne, la cui presenza unita alle canalizzazioni idriche diffuse nella zona può avere determinato il toponimo Reggio, derivato da regghia/reglia, che in antico toscano significa fosso (Casavecchia 2003) e riconducibile a roggia, piccolo canale artificiale per l’irrigazione. La varietà di ambienti favorisce la biodiversità faunistica, con specie legate sia alle zone aperte, illuminate ed aride, come le lucertole, i ramarri, gli uccellini di siepi ed arbusti (sterpazzola, occhiocotto, magnanina), sia a quelle fresche ed ombreggiate dagli alberi, come lo scoiattolo, i picchi rosso e verde, la ghiandaia. Lungo il percorso sono presenti testimonianze storiche e naturalistiche molto antiche, come i millenari Santuari di Nostra Signora di Soviore e di Nostra Signora di Reggio, i Lecci secolari e un Cipresso con oltre 800 anni di vita.

IL CIPRESSO E I LECCI DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DI REGGIO

Il Santuario della Madonna di Reggio si affaccia a circa 400 m di quota sulla valle di Vernazza. Meta di infiniti pellegrinaggi e della Via Crucis che risale dal cimitero del paese, è raggiungibile sia in auto, percorrendo la strada provinciale n. 63, che a piedi tramite i sentieri nn. 582, 581, 508.

Chi vi arriva è sorpreso dall’imponenza di alcuni Lecci che bordano il piazzale e dalla maestosità del Cipresso che affianca il campanile. Insieme ai filari di Tigli e di Platani, isolano l’ambiente dal contesto agricolo circostante, obbligando alla sosta e predisponendo l’animo alla contemplazione.

IL CIPRESSO DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DI REGGIO

Alto 23 metri, cresce a fianco del campanile, quasi a volergli contendere il cielo. La circonferenza misura 4 metri e gli 800 anni di vita stimati lo rendono l’albero più longevo della Liguria.

Posizione e portamento ne fanno un elemento distintivo del luogo e nel panorama; la sua fitta chioma sempreverde assicura riparo e cibo a molte specie di uccelli. Risulta essere messo a dimora dopo la costruzione del Santuario fatta risalire al 1248 ed è citato nell’Inventario Nazionale degli alberi monumentali del 1990 e nel volume Alberi di Liguria edito dalla Regione Liguria nel 2003.

L’INSIEME OMOGENEO DEI LECCI DELLA MADONNA DI REGGIO

L’affaccio del piazzale del Santuario della Madonna di Reggio è delimitato da alcuni grandi esemplari di Leccio, le cui ampie chiome proteggono la Chiesa ed i fedeli dal sole diretto e dalla calura estiva.

Sono alti circa 20 m ed hanno una circonferenza di 3.50 m. Il filare di Lecci del Santuario di Reggio è compreso nell’Elenco degli Alberi Monumentali della Liguria dal 2002.

L’INSIEME OMOGENEO DEI LECCI DEL SANTUARIO DI SOVIORE

Il Santuario della Madonna di Soviore, il più antico Santuario Mariano della Liguria, protegge dall’alto i fedeli di Monterosso, che lo hanno voluto meta della Via Crucis risalente dal paese. Protetto dall’ombra di maestosi Lecci e distaccato dai rumori delle vicende umane, lo sguardo si posa su tutta la valle, il golfo e l’abitato, fermandone il tempo.

Il filare di Lecci antistante il Santuario della Madonna di Soviore, dal 2002 censito nell’Elenco degli Alberi Monumentali della Liguria, è costituito da esemplari centenari, alti una ventina di metri, con una circonferenza di circa 3 metri. Le ampie chiome, fruscianti di uccellini, riparano l’edificio religioso dai raggi diretti del sole e inducono al raccoglimento.

Si raggiungono in auto, deviando dalla strada provinciale n.38, o meglio a piedi risalendo il sentiero n.509.

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