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Le pagelle

Kiwior mandato al macello, difesa insicura, Nzola meriterebbe il gol

All. Luca Gotti 5 – Non solo la scelta di Kiwior sull'esterno non paga, ma diventa il punto di rottura della struttura dello Spezia, dove si concentrano le tensioni accumulate nelle altre parti del campo. Ci sono tutti gli alibi del mondo, tra assenze, giocatori fuori forma e il divario tecnico, ma questa è la prova peggiore della stagione.

Nzola in Lazio-Spezia

Dragowski 5,5 – A parte ipnotizzare Immobile sul rigore, non gli si può chiedere oltre da questa giornata. I tiri decisivi arrivano tutti a due passi dalla porta.

Holm 5,5 – Svirgola un assist per Romagnoli e questo incide sul giudizio. Non è il solito punto di riferimento per i lanci dal fondo che si era distinto in queste giornate, come tutti in forte difficoltà in copertura.

Ampadu 5 – Neanche un minuto e si è già visto Immobile incrociare di fronte. Procura il rigore, si becca il giallo e poi deve evitare di prendere il secondo per un’ora abbondante, visto che i pericoli non smettono di arrivare. (65′ Amian 5 – Un bentornato non proprio lieto, ma prezioso)

Caldara 5 – Peccato anche per quel colpo di testa da calcio d’angolo che poteva dare una sferzata di energia ad una squadra che è entrata in campo come se fosse già sicura di perdere. Per il resto, molto insicuro.

Nikolaou 5 – Prima arriva Felipe Anderson e poi arriva Lazzari. Da quel lato i primi minuti di partita sono il termometro del pomeriggio nero che si preannuncia. Poi sbaglia anche una lunga fila di appoggi.

Kiwior 4,5 – Letteralmente in ambasce contro Felipe Anderson, spaesato nel ruolo di difensore di fascia. Illusoria la conclusione ad inizio partita. Il resto è un disastro che gli si poteva evitare (81′ Beck sv)

Ellertsson 5,5 – Non gli manca la personalità per giocare all’Olimpico, ma oggi lo Spezia non gira. E lui, che è al debutto dal primo minuto, non può essere l’uomo della provvidenza (65′ Agudelo 5 – La partita è già finita quando tocca a lui)

Bourabia 5 – Quasi sempre in ritardo quando si tratta di seguire Luis Alberto, non particolarmente lucido quella volte in cui potrebbe lancia per gli attaccanti. (65′ Ekdal 5 – Minutaggio per cercare la forma)

Bastoni 6 – Un paio di tiri dalla distanza, ma anche la capacità di saltare gli avversari e di farsi percepire presente in campo. Per lui l’onore delle armi.

Gyasi 5,5 – Sui suoi piedi la migliore occasione dei bianchi, murato con prontezza dall’ex compagno Provedel. Si muove molto, ma forse oggi sarebbe servito soprattutto sulla fascia (75′ Sanca sv)

Nzola 6 – Uno dei pochissimi che riesce a vincere qualche confronto con il diretto avversario, che sia Patric o Romagnoli. Meriterebbe un’occasione limpida da gol, perché è uno di quelli che non è partito battuto dal primo minuto.

 

All. Luca Gotti 5 – Non solo la scelta di Kiwior sull’esterno non paga, ma diventa il punto di rottura della struttura dello Spezia, dove si concentrano le tensioni accumulate nelle altre parti del campo. Il pressing, che doveva essere generoso, viene evitato facilmente dalla Lazio, un po’ con la tecnica e un po’ con una maggiore brillantezza fisica, e dopo mezz’ora la partita è già indirizzata in maniera fatale.

La squadra appare privata di alcune certezze e anche delle misure, tanto che sulle seconde palle ci sono solo i padroni di casa. I movimento non sono corali, gli spazi si allungano e non c’è neanche la malizia di fare fallo quando serve. Forse è meglio così, visto che arriveranno partite più importanti. Però oggi è un passo indietro sensibile rispetto a Napoli. Ci sono tutti gli alibi del mondo, tra assenze, giocatori fuori forma e il divario tecnico, ma questa è la prova peggiore della stagione.