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Domenica alle 15.45

Incontro interreligioso in Piazza Brin con il presidente delle comunità islamiche italiane

Dopo i saluti del vescovo Palletti, due riflessioni parallele: “L’ascolto del Creato secondo la Bibbia” e “L’ascolto del Creato secondo il Corano”. Parlano don Francesco Vannini, parroco di Nostra Signora della Salute e docente di Sacra Scrittura, e Yassine Lafram, presidente nazionale dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche italiane.

Yassine Lafram e Papa Francesco (ph Ucoii)

Un importante incontro interreligioso, tra cattolici e islamici, si tiene oggi pomeriggio in piazza Brin alla Spezia, con inizio alle 15.45. Il tema dell’incontro, al quale tutti sono invitati, sarà “In ascolto del Creato”. L’iniziativa è stata programmata infatti a conclusione del mese di settembre, che le grandi religioni da diversi anni dedicano ai temi della custodia e della salvaguardia del Creato e che anche alla Spezia ha sempre visto almeno un evento di dialogo interreligioso.

L’incontro di oggi pomeriggio sarà aperto da un intervento di saluto del vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti. Seguiranno due riflessioni per così dire parallele: “L’ascolto del Creato secondo la Bibbia” e “L’ascolto del Creato secondo il Corano”. La prima riflessioni sarà tenuta da don Francesco Vannini, parroco di Nostra Signora della Salute (la parrocchia che si affaccia appunto su piazza Brin) e docente di Sacra Scrittura, la seconda da Yassine Lafram, importante esponente del mondo islamico italiano in quanto presidente nazionale dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche italiane. Ognuna delle due riflessioni durerà circa mezz’ora. Alle 17 si aprirà il dibattito, nel quale potranno intervenire le persone presenti, e che sarà seguito dalle conclusioni dei relatori.

“Ascolta la voce del creato” è per l’appunto il tema prescelto quest’anno per le iniziative di sensibilizzazione e di riflessione sull’importanza del rapporto tra la persona umana e l’ambiente che la circonda. Tra cattolici e islamici il dialogo, nella città della Spezia, è avviato da tempo, nel rispetto reciproco delle proprie fedi religiose, ma sempre alla ricerca di un terreno comune sul quale operare per migliorare le condizioni di vita delle persone. La tutela dell’ambiente è per l’appunto uno dei terreni privilegiati per lo sviluppo di tale dialogo.

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