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Un ringraziamento nella lotta alla pandemia

San Francesco patrono d’Italia, il Santuario dedica la giornata al personale sanitario

Un’occasione per ringraziare chi ha lottato mettendo a rischio la propria vita nella lotta al Covid. Sono i medici, tutto il personale sanitario e la festa di San Francesco, patrono d’Italia, avrà dunque un carattere speciale nella celebrazione del 4 ottobre al Santuario di Gaggiola alla Spezia: un gesto di gratitudine agli angeli della pandemia chiamati a partecipare alla tradizionale offerta dell’olio e ad accendere la lampada votiva del Santo di Assisi, insieme al prefetto e al presidente della provincia.

Una delegazione di professionisti dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri, di quello delle professioni infermieristiche e di quello dei Tecnici sanitari, rappresenterà quanti si sono prodigati nel far fronte al Covid, vale a dire operatori sanitari, istituzioni civili e militari, famiglie, mondo del volontariato e della scuola, realtà caritative ed ecclesiali. 

Il rito è previsto al termine della celebrazione eucaristica, il cui inizio è annunciato alle 18, alla presenza del vescovo diocesano monsignor Luigi Ernesto Palletti, celebrante principale. Interverranno il prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini, le autorità civili e militari e il presidente della Provincia e sindaco cittadino Pierluigi Peracchini, il quale alla fine terrà un discorso solenne.

L’appuntamento del 4 ottobre, memoria liturgica del patrono d’Italia, si svolgerà in contemporanea con la celebrazione francescane di Assisi. Assisi, dove il presidente Sergio Mattarella accenderà nella cerimonia mattutina la “Lampada Votiva dei Comuni d’Italia” a nome di tutto il popolo italiano e successivamente rivolgerà un messaggio al Paese dalla Loggia del Sacro Convento per rimarcare la riconoscenza agli eroi del Covid, in sintonia con il desiderio dai Frati e dalla Conferenza episcopale. 

“Nella luce della fede e nella vita del grande Santo di Assisi – osserva monsignor Luigi Ernesto Palletti, vescovo diocesano – è doveroso fare memoria di questi ultimi anni segnati dalla pandemia. Molteplici sono state le difficoltà e il dolore, ma la presenza competente e l’opera generosa del personale medico-sanitario ha contribuito in modo decisivo ad affrontare questa criticità. A loro, proprio in occasione della Festa di S. Francesco, va il nostro più sentito grazie e la riconoscenza di tutti”.

“San Francesco Patrono d’Italia – mette in risalto Pierluigi Peracchini, presidente della Provincia e sindaco della città – è un simbolo imprescindibile per chi crede e chi non crede, di unione di tutta la comunità, perché è stato il primo ad aver affidato alla lingua volgare una preghiera, patrimonio universale, proprio come volontà di massima apertura, comprensibilità, accoglienza. Per la Città della Spezia la comunità francescana è preziosa, quella religiosa unita a quella laicale dei volontari, per il lavoro che quotidianamente svolgono in favore degli ultimi. L’amministrazione sarà sempre a loro fianco dimostrando concretamente gratitudine per il loro spirito di servizio che va preso ad esempio”.

“Tutti i sanitari insieme alla cittadinanza – afferma Salvatore Barbagallo presidente Ordine Medici e Odontoiatri La Spezia – hanno saputo affrontare nel migliore dei modi il pericolo della pandemia fin dai momenti peggiori, in particolare chi si è trovato in prima linea dando un contributo personale indispensabile a limitare i contagi. Proprio la celebrazione della festa di San Francesco ci ricorda il messaggio che ci ha affidato il poverello di Assisi, quello di prenderci cura e soccorrere i bisognosi”.

“La possibilità di vederci e di partecipare a queste giornate speciali – sottolinea Francesco Falli presidente Ordine Infermieri La Spezia – è un segnale di superamento dei momenti peggiori. Lo sforzo di tutti gli operatori dei servizi sanitari è stato grande, e non pochi sono caduti a inizio pandemia. Oggi ricordiamo anche loro”.

Pier Andrea Moretti, presidente Ordine Tecnici Sanitari La Spezia, da parte sua, evidenzia: “L’evento del 4 ottobre rappresenta un momento di raccoglimento e di preghiera insieme alle più alte autorità civili e militari della Provincia.  Un ringraziamento particolare ai Frati di Gaggiola che hanno voluto fortemente questo momento di preghiera comune per ringraziare i sanitari che hanno dato anche la loro vita all’inizio della pandemia e lodare Dio per averla superata”.

“Nel giorno di San Francesco – commenta fra Gianluigi a nome dei frati minori di Gaggiola – accede in noi qualcosa di molto bello che discende come una speranza, perché, guardando ad una versione così compiuta della nostra umanità, torniamo a credere che possiamo farcela e fare dei nostri giorni qualche cosa di speciale, magari di più semplice rispetto alla fatica e al carico che talvolta sentiamo sopra di noi”.

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