La Lazio è una delle due squadre, insieme alla Juventus, contro cui lo Spezia ha sempre perso in Serie A: quattro sconfitte su quattro contro i biancocelesti nel torneo. In due occasioni però i gol decisivi arrivarono nel finale e a seguito di episodi arbitrali che hanno successivamente rappresentato dei veri e propri casi di studio.
Il primo nel campionato 2020/21. Lazio-Spezia finisce 2-1 grazie ad un rigore concesso ai padroni di casa al minuto 89 per un tocco di mano di Marchizza in area. Il difensore dell’allora squadra di Vincenzo Italiano fu letteralmente spostato verso il pallone durante una mischia in area e non vide la sfera che gli finì su un avambraccio del tutto casualmente.
Grandi proteste della panchina e del tecnico Simone Inzaghi, con l’arbitro Giua che fu richiamato al Var e a quel punto concesse il penalty. Nell’estate successiva, la regola sul fallo di mano in area fu cambiata proprio per evitare episodi come questo. Il regolamento sottolinea da allora come sia necessario che il giocatore tocchi “intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, per esempio muovendo la mano o il braccio verso il pallone” e invita ad osservare l’azione nel suo complesso.
Spezia-Lazio 3-4 dello scorso campionato è invece, molto semplicemente, il più clamoroso errore del Var mai accaduto da quando si usa questa tecnologia nel calcio italiano. Un problema di comunicazione nel sestetto arbitrale, tra il campo dove agiva Pairetto e la sala video con il collega Nasca, determinò la ripresa del gioco prima che fosse accertata la limpida posizione di fuorigioco di Acerbi, autore della rete del definitivo vantaggio ospite, anche in questo caso al novantesimo.
“Se dobbiamo fare un ringraziamento in questo caso, credo che chi ha subìto questa decisione si sia comportato da società. Anche nella critica, lo Spezia in questo caso ha capito la difficoltà dell’arbitro, tanto per essere chiari. Poteva anche fare discorsi diversi”, le parole del designatore Gianluca Rocchi durante la conferenza stampa in cui fu reso pubblico l’audio di quella conversazione.