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Seduta più tecnica che politica

La maggioranza vota le linee di mandato del sindaco respingendo le “aggiunte” dell’opposizione

Comune della Spezia

Archiviata la seconda campagna elettorale nel giro di tre mesi, ieri sera sono ripresi i lavori del Consiglio comunale della Spezia. E la notizia, nell’ambito di una seduta molto tecnica che ha concesso solo pochi spunti di confronto politico nella discussione relativa alle linee di mandato del sindaco, è che il clima all’interno di Sala Consiglio era particolarmente disteso. Forse grazie all’alleggerimento dal peso della propaganda, forse perché gli spezzini non dovrebbero essere chiamati al voto prima di tre anni, si sono visti volti relativamente distesi e financo battute e sorrisi.
Il confronto-scontro non è mancato, sia chiaro, ma i toni sono rimasti lontani anni luce da quelli del recente passato.

Insieme all’approvazione delle delibere senza particolari scossoni la serata, terminata all’1, ha visto il suo clou nella presentazione di quattro ordini del giorno da parte della minoranza, quando, come detto, in discussione sono andate le linee programmatiche del primo cittadino confermato Pierluigi Peracchini. Le osservazioni presentate in precedenza non sono state accolte e la stessa sorte è toccata ai documenti depositati in aula ieri sera.
“La maggioranza – commenta l’opposizione compatta – ha votato contro i quattro ordini del giorno riguardanti il nuovo ospedale e la necessità di convocare al più presto la Conferenza dei sindaci, la situazione allarmante dell’inquinamento dell’aria, lo sviluppo di turismo e commercio e infine, ultimo ma non ultimo, la condizione del Polo Marconi, la sua offerta formativa, nonché la possibilità di creare al suo interno una casa dello studente. Tutti argomenti di primaria importanza per le cittadine e i cittadini, che tuttavia sono stati liquidati e rigettati malgrado l’oggetto della discussione fosse proprio generale e legato agli obiettivi dei prossimi cinque anni”.
Il centrodestra ha così approvato in blocco il testo proposto dal sindaco rimandando i temi alle ormai prossime commissioni. In quella sede, quando si entrerà finalmente nel merito degli argomenti, i toni ritorneranno accesi.

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