L’aumento dei costi energetici sta falcidiando le imprese e mettendo in difficoltà le famiglie. Ma ovviamente a pagare il prezzo del rally di gas ed energia elettrica sono anche gli enti pubblici.
Non fugge a questa legge il Comune della Spezia, che ha dovuto di recente rinegoziare il contratto di fornitura del gas metano per gli alloggi comunali e per il forno crematorio. A causa degli aumenti dei prezzi del gas naturale Palazzo civico deve così mettere mano al portafogli sborsando 80mila euro in più a favore di Estra Energie. La somma coprirà gli extra costi per il periodo compreso tra il 15 settembre scorso e il 30 settembre 2023, data di scadenza del contratto. E se 59mila euro degli 80mila richiesti sono già stati impegnati, per i restanti 21mila sarà necessario attendere la prossima variazione di bilancio.
Il rischio che una manovra del genere veda coinvolto anche il comparto dell’illuminazione pubblica è più che concreto. Nel giro di pochi mesi il prezzo dei kilowattora è quadruplicato e i costi a svariate cifre che potrebbero comparire sulle prossime “bollette” indirizzate a Piazza Europa 1 hanno messo da tempo in allarme gli uffici comunali che si occupano delle forniture energetiche. Per questo nei prossimi giorni è previsto un incontro tra l’assessore Kristopher Casati e l’azienda che fattura i costi di illuminazione a Palazzo civico.