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Sarzana

“Amianto, rischi per lavoratori e cittadini”, querela per la centrale Telecom di Via Landinelli

Presentata dal sindacato Snater unitamente a un lavoratore e due pensionati dell'azienda.

Antenna di via Landinelli

Nuova querela contro Telecom da parte del sindacato Snater (Sindacato nazionale autonomo telecomunicazioni radiotelevisioni), querela che si unisce a quelle già promosse dal dal 2015 dal sindacato, assieme a tre dipendenti della Telecom spezzina (uno dei quali, Fabio Petrozzi, presidente Snater; gli altri due recentemente pensionati), relative ad alcune centrali dell’azienda alla Spezia e provincia e una ad Aulla. Questa nuova iniziativa legale, curata dall’avvocato Andrea Buondonno, è riferita alla centrale di Sarzana, in Via Landinelli.
Nelle premesse si legge che, nell’ambito delle indagini preliminari relative al procedimento originato dalla prima delle querele depositate, relativa all’impianto spezzino di Corso nazionale, all’esito di un incidente probatorio e di un successivo accertamento tecnico irripetibile, è emerso che i tre lavoratori querelanti “risultano affetti da un ispessimento pleurico. Patologia notoriamente asbesto correlata e prodromica al mesotelioma da esposizione all’amianto” e che i tre sono tra i lavoratori che hanno frequentato nella loro esperienza professionale la centrale di Via Landinelli (attualmente non più sede di lavoro di alcun dipendente). Una struttura in merito alla quale l’esposto sostiene la presenza di problemi relativi all’aerodispersione di fibre di amianto.

“Anche dopo la comparsa della mappatura del 2018 – accusa la querela -, che rilevava presenza di amianto nella terrazza, guaina bituminosa del piano di copertura, e nella guarnizione coppa olio gruppo elettrogeno, non fu mai intrapresa alcuna iniziativa formativa o informativa circa il rischio amianto e neppure vennero coinvolti i RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ndr). Altro punto essenziale è costituito dalla pressoché inesistente manutenzione delle strutture e dei materiali che hanno portato ad una generale condizione di degrado, che, in questo caso, impatta in modo importante sui cittadini e sugli edifici adiacenti”.
Per i querelanti, “ammessa la presenza di amianto nella guaina bituminosa del piano copertura si espone le criticità di sicurezza ambientale che la situazione comporta, nei confronti, oltre che dei lavoratori comandati ad intervenire per la manutenzione degli apparati installati, anche della popolazione della città di Sarzana”.
La querela contro i dirigenti Telecom Tim è formulata per lesioni colpose “aggravate – si legge nel testo – dalla violazione delle norme contro gli infortuni sul lavoro, dall’art. 434 c.p. (crollo di costruzioni o altri disastri dolosi), oltre che per la violazione delle norme di cui agli articoli 262 e ss. del Dlgs 81/2008 – Testo Unico sulla Sicurezza”.

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