LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Oltre 3.600 controlli

“Mare sicuro”, la Capitaneria di porto chiude un’estate impegnativa: 48 persone salvate e due disgrazie senza appello

Anche quest’anno, con la fine della stagione estiva, si conclude l’operazione “Mare Sicuro”, attività disposta a livello nazionale dal Comando
generale del Corpo delle Capitanerie di porto, e che la Guardia Costiera svolge da oltre 30 anni per garantire la sicurezza della balneazione e della navigazione di tutti coloro i quali frequentano il mare durante la stagione estiva. Dal 18 giugno al 18 settembre l’operazione ha visto impegnati quotidianamente 40 uomini e 7 mezzi navali della Guardia Costiera spezzina lungo tutto il litorale del Compartimento marittimo.
Sono 40 i soccorsi effettuati, spesso condotti con a bordo il personale del 118, trattandosi spesso di richieste di assistenza di carattere sanitario, molto frequenti durante il periodo estivo, soprattutto sull’isola Palmaria. Sono 48 in tutto le persone tratte in salvo.
Un aumento dei verbali per illeciti amministrativi rispetto allo scorso anno, nel complesso 201 a fronte di un incremento sostanziale dei controlli svolti, pari a 3.600, dovuti alla consistente ripresa dell’attività diportistica dopo gli anni di restrizioni legate all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Fondamentale è stata l’attività preventiva e di informazione dell’utenza marittima e balneare, portata avanti sin dalla vigilia e durante tutta l’intera
operazione, significativamente supportata e veicolata anche dai media locali, che ha permesso di svolgere un’efficace azione di informazione rispetto alle regole di condotta e alle ordinanze vigenti. In tal senso una rubrica settimanale dedicata è andata in onda sull’emittente locale Tele Liguria Sud.
Anche la campagna “bollino blu 2022” ha riscosso, come già per gli anni pregressi, un particolare e diffuso apprezzamento da parte dei diportisti,
incentivando la prevenzione e l’autocontrollo ed evitando la duplicazione dei controlli, con un totale di 188 bollini blu rilasciati.
Non sono ovviamente mancate le condotte più gravi meritevoli di sanzione.
Sono state 8 le infrazioni per eccesso di velocità al comando di unità da diporto rilevate grazie al collaudato “barcavelox – telelaser” in dotazione al personale della Capitaneria di porto della Spezia. I controlli sono stati svolti anche grazie ai sistemi di monitoraggio in uso alla sala operativa, con i quali sono stati individuati e deferiti all’Autorità Giudiziaria, in 9 casi, i comandanti di navi da diporto entrate nell’Area Marina Protetta delle “Cinque Terre” con relativa sanzione amministrativa ed elevati 14 verbali amministrativi nei confronti di imbarcazioni da diporto per mancato rispetto dei limiti di velocità e per transiti non autorizzati in aree vietate, sia nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre e sia nel canale di Porto
Venere.
Particolare rilevanza hanno avuto i controlli sull’attività di locazione e noleggio, anche occasionale, di unità da diporto. Sono stati, infatti, elevati 11
verbali amministrativi per mancata comunicazione allo svolgimento dell’attività e 23 verbali amministrativi per svolgere l’attività all’interno
dell’Area Marina Protetta delle “Cinque Terre” senza la prevista autorizzazione da parte dell’Ente gestore.

Determinante anche la collaborazione con gli Enti locali ed il Parco delle “Cinque Terre”, nonché Marina militare e le forze di polizia operanti in
mare, soprattutto durante le manifestazioni di rilievo che dopo due anni sono tornate ad animare l’estate spezzina, quali le gare di nuoto della “Palmaria Island” la “Coppa Byron”, o gli eventi della “Piscina Naturale” a Portovenere e la gara remiera del Palio del Golfo.
Tra le emergenze più significative che hanno impegnato particolarmente la Capitaneria di porto della Spezia si segnalano i soccorsi dovuti ad una collisione tra natanti al largo dell’isola del Tino, il soccorso ad una ragazza diciottenne che ha riportato una grave ferita ad una gamba causata dall’elica del natante da cui è stata sbalzata in mare, le ricerche di un giovane lericino che praticava pesca in apnea nei pressi dell’isola del Tino,
successivamente rinvenuto sul fondo senza vita, ed il soccorso ad un ragazzo deceduto per annegamento dopo essersi tuffato dal natante su cui era in compagnia di amici, nei pressi dello Scoglio Ferale all’interno dell’Area Marina Protetta delle “Cinque Terre”.
Di rilievo, in tema di tutela ambientale il recupero, con la sinergica cooperazione tra il 5° nucleo sommozzatori della Guardia Costiera di Genova, un rimorchiatore portuale della Marina Militare, due unità navali della Guardia Costiera e la ditta di smaltimento interessata dal Comune di Porto Venere, di 6 gavitelli dell’ex-impianto di piscicoltura al largo dell’isola Palmaria, sospesi ad una profondità di circa 18 metri, e delle relative catene,
assicurate a corpi morti adagiati sul fondo, la cui usura avrebbe portato ad un pericolo per la navigazione, oltre Ad essere di ostacolo alla stessa riducendo il fondale praticabile nell’area a circa 12 metri.
“La Guardia Costiera – ha dichiarato l’ammiraglio Carlone al 62° Salone Nautico di Genova nel suo intervento in occasione della presentazione dei dati nazionali dell’operazione “Mare Sicuro 2022” – è un’organizzazione che vive ogni giorno al fianco dei diportisti, degli addetti ai lavori e degli appassionati del settore. Intensa è stata l’attività operativa in mare per garantire la sicurezza dei diportisti, come anche l’attività amministrativa svolta a supporto di questo settore cardine della nostra economia e del turismo”.

Più informazioni
leggi anche
Turista soccorsa dai Vigili del fuoco, l'arrivo del gommone a Porto Venere
Alla spiaggia di fossola
Turista non riesce più a camminare, recuperata dai Vigili del fuoco e dalla Capitaneria
La spiaggia del Persico
Nelle acque di fronte al persico
Addio al celibato in barca, migrante di soli 25 anni muore dopo essersi tuffato in acqua
Maurizio Zanello
Giovane originario di lerici
Tragedia nel Golfo, trovato il corpo dell’apneista disperso
La protezione dell'elica realizzata da Stefano Faggioni
L'appello alle autorità
La proposta: rendere obbligatoria la protezione dell’elica per le barche a noleggio. “Con una piccola spesa si eviterebbero incidenti gravi”
Guardia costiera
L'intervento
Diportisti in difficoltà per la rottura di un manicotto: arrivano Capitaneria e Vigili del fuoco