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Fondi per le famiglie in difficoltà

Aiuti contro il caro bollette, Casini attacca la giunta e la risposta non si fa attendere

L'esponente Pd: "Cavalca l'onda della difficoltà di molte famiglie per attestarsi meriti che non le appartengono". Gli assessori Eretta e Baroni: "Usati fondi da casse comunali, primo caso in Liguria".

Piazza Matteotti e il Comune di Sarzana

“È doveroso e purtroppo drammaticamente triste dover rilevare che ancora una volta il Comune di Sarzana tenta di attestarsi erogazioni di contributi e aiuti a famiglie in difficoltà, quando in realtà non fa altro che devolvere al cittadino sarzanese soltanto una parte del finanziamento ricevuto dallo Stato”. Così Beatrice Casini, consigliere comunale del Pd in merito al recente provvedimento adottato dalla giunta. “Leggo – aggiunge – che Ponzanelli avrebbe deciso di far fronte al caro bollette “mettendo a disposizione 50 mila euro con risorse provenienti direttamente dalle casse comunali”. Niente di più falso perché come tutti i comuni d’Italia, anche quello di Sarzana ha ricevuto il 19/09/2022 un contributo statale di 106.000,00 in virtù di quanto previsto dell’articolo 16, comma 1, del D.L. n. 115/2022 “Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali”. Il 15 settembre scorso sono infatti stati stanziati dallo Stato ulteriori 400 milioni di euro di cui 350 milioni per i Comuni e 50 milioni per le Città metropolitane e Province, al fine di garantire la continuità dei servizi erogati dagli enti locali in risposta al “caro bollette” di luce e gas. Occorre quindi dire grazie allo Stato, al Ministero dell’interno, dell’economia e delle finanze, e degli affari regionali, non alla Ponzanelli che non ha fatto altro che ricevere 106 mila EURO e destinarne ai cittadini sarzanesi soltanto 50.000,00 tenendosene, tra l’altro, in cassa 56,000. É triste sapere di avere a che fare con una giunta che cavalca l’onda della difficoltà e della disperazione di molte famiglie sarzanesi per attestarsi meriti che non gli appartengono affatto. Chiedo al Sindaco di abbandonare l’infantilismo e di iniziare a governare con serietà e onestà intellettuale, ma soprattutto chiedo che venga utilizzato l’intero contributo ricevuto dallo stato e non soltanto il 50%”.

“C’è una gran confusione amministrativa nelle conclusioni del consigliere Casini – replicano gli assessori al bilancio Baroni e ai servizi sociali Eretta – eppure dovrebbe già vantare una discreta esperienza. I fondi del decreto legge n. 17/2022 sono dedicati al riparto statale per le spese sostenute dai comuni per le loro utenze di energia elettrica e gas, e finalizzate a garantire la continuità dei servizi erogati dal singolo comune. Questi fondi sono destinati, quindi, a far fronte almeno in una piccola parte agli aumenti delle bollette a carico dei singoli comuni sul proprio patrimonio, come scuole e uffici, e peraltro la quota attribuita a Sarzana non sarà sufficiente a compensare gli aumenti che la nostra amministrazione ha stimato in una cifra ben superiore. Questi fondi statali non sono utilizzabili per le famiglie, alle quali al contrario l’amministrazione sarzanese e come primo caso in Liguria ha destinato 50mila euro dalle casse comunali. Questi fondi sono già finanziati con risorse comunali all’interno del bilancio di previsione, e non c’entrano ovviamente nulla con il riparto statale. Consigliamo al consigliere Casini più attenzione, per evitare imbarazzi soffiando sulle difficoltà delle persone”.

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