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Eletta nel collegio uninominale

Altri cinque anni in Senato, Pucciarelli: “Impegno per il territorio. La flessione della Lega? Paghiamo il sostegno al governo Draghi”

Stefania Pucciarelli

Da un lato la soddisfazione per la conferma a Roma, dall’altra la necessità di far trascorrere le ore immediatamente successive al voto per analizzare con calma i dati e comprendere a fondo i motivi della flessione della Lega, anche se un’idea di massima c’è già: il Carroccio ha pagato l’aver sostenuto il governo Draghi. E’ la posizione di Stefania Pucciarelli, senatrice leghista uscente che ha ottenuto un nuovo biglietto per Palazzo Madama grazie all’affermazione nel collegio uninominale del Levante ligure, dove ha ottenuto il 40 per cento dei voti.
“Ringrazio gli elettori per la fiducia riposta nei miei confronti, nel centrodestra e nella Lega. Il mio – ha dichiarato a CDS la senatrice – sarà un ruolo di supporto al territorio, oggi ancora più di prima, visto che con la riduzione del numero dei parlamentari i rappresentanti della Liguria saranno meno rispetto a quelli dell’ultima legislatura. Mi impegno quindi per portare a Roma le istanze della Liguria con ancora maggior forza”.

La vittoria nel collegio uninominale è arrivata come previsto, ma forse non nelle proporzioni attese. Tanto che il testa a testa con Guido Melley è stato meno scontato del previsto, per quanto mai in discussione. “La zona più diversificata è quella di Genova. Quella spezzina ha di fatto confermato le aspettative che avevamo, mentre a Genova abbiamo visto un Pd ottenere numeri più importanti. In questa fase – prosegue Pucciarelli – attendiamo gli ultimi dati e a bocce ferme valuteremo tutte le situazioni. L’area verso la quale si è allargato il collegio era storicamente di sinistra e un riequilibrio dei voti in questo senso era tutto sommato atteso”.

Il calo però c’è stato a livello generale, con una flessione che ha riguardato tutto lo Stivale, anche nel nord est, roccaforte leghista da decenni. “Risultiamo comunque la seconda forza della coalizione di centrodestra e siamo determinanti per governare: questo non ce lo può levare nessuno. Il calo nel consenso era stato previsto quando abbiamo deciso di appoggiare il governo Draghi assumendoci la responsabilità di governare emergenze come il Covid e impostare i progetti per il Pnrr. Non siamo andati dietro a percentuali di consenso, ma alla responsabilità di dare un governo alla nazione. Oggi come centrodestra abbiamo i numeri per governare per cinque anni, per trasformare in atti concreti le promesse fatte”.
Il programma di FdI e quello della Lega su alcuni punti coincidono, quali saranno le promesse che verranno portate avanti con maggiore convinzione? “Dobbiamo mettere subito mano agli aiuti alle imprese, dobbiamo sostenerle nel fronteggiare il caro bollette, bisogna abbassare il cuneo fiscale per dare più denaro alle famiglie per affrontare il caro vita. Come primo passo – conclude la senatrice –  in questo momento di crisi dobbiamo mettere in sicurezza le imprese e le famiglie, poi vedremo come portare a termine gli altri punti del programma”.

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