“Non voglio vivere inutilmente”: questa frase di don Luigi Giussani è il titolo del convegno che si terrà sabato 1° ottobre alle 17.45 al Teatro civico della Spezia per celebrare il centenario della sua nascita. L’incontro, promosso dal centro culturale Don Alberto Zanini e aperto a tutti, vedrà intervenire l’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, Michele Campiotti della diaconia centrale di Comunione e liberazione, ed Anna Riccardi, insegnante ed iniziatrice dell’esperienza del movimento alla Spezia, negli anni Settanta. L’evento ricorderà anche due altri anniversari: i cinquant’anni dalla nascita di Comunione e liberazione alla Spezia e i trent’anni dalla scomparsa di un giovane sacerdote, don Alberto Zanini. Nato a Monterosso nel 1956, Zanini si imbatté in Comunione e liberazione a 17 anni. Parroco a Vernazza, insegnante di religione al liceo Pacinotti, responsabile degli universitari di CL a Pisa, nel 1992 morì a soli trentasei anni in un tragico incidente sulle Alpi Apuane, dove era in gita con i suoi ragazzi.
“Il convegno di sabato prossimo – afferma il responsabile diocesano della fraternità di CL Massimo Padeletti – non vuole essere una semplice commemorazione di don Giussani, ma piuttosto una testimonianza di come il suo carisma sia vivo, presente e operante oggi, per la sua capacità di incontro, di fascino e di proposta di un cammino umano in cui la ragione, la libertà e il cuore dell’uomo sono sempre chiamati in causa e provocati nel rapporto con tutta la realtà. Facciamo così nostro l’augurio che don Giussani disse al Meeting di Rimini: «Auguro a me e a voi di non stare mai tranquilli»”.
Oggi il movimento conta oltre centomila aderenti ed è presente in 90 paesi del mondo. Dalla proposta di Giussani sono nate inoltre moltissime opere educative e sociali, tra le quali il Meeting di Rimini, il Banco Alimentare, Avsi, il Banco Farmaceutico e molte scuole che in varie parti del mondo si ispirano al suo metodo educativo.
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