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Proseguono gli interventi della polizia locale

Veicoli abbandonati rimossi in diverse aree della città

Una pattuglia della Polizia locale della Spezia

La problematica dei veicoli abbandonati, oltre a determinare situazioni di degrado, costituisce una vera e propria minaccia per l’ambiente tant’è che la legge impone ai proprietari l’obbligo di conferire i medesimi ad un centro di raccolta autorizzato per la messa in sicurezza dei componenti costituenti rifiuti pericolosi, la demolizione, il recupero dei materiali e la rottamazione. Chiunque possegga, quindi, veicoli, giacenti non solo sulle strade ma anche in aree private, che risultino in evidente stato di abbandono o costituiscano veri e propri relitti, è obbligato a seguire la prevista procedura per il corretto smaltimento, pena sanzioni amministrative pesanti e, in determinati casi, denunce penali.
Non mancano i furbetti, ad esempio coloro che per poter demolire regolarmente il mezzo con la restituzione dei documenti di circolazione ai centri autorizzati, dovrebbero prima togliere eventuali fermi fiscali pagando i debiti iscritti, come gravami al PRA, oppure seguire una procedura molto complessa per dimostrare che il veicolo è in uno stato tale da non poter più fungere da garanzia per il debito; quindi, molto spesso, queste persone pensano di risolvere semplicemente abbandonando i veicoli dove capita.
Interessati dagli abbandoni sono per lo più i quartieri e le strade periferiche, ma sono molti i casi in cui la Polizia Locale viene chiamata ad intervenire dagli amministratori dei condomini cittadini o da curatori fallimentari per avviare le procedure che liberino i parcheggi di pertinenza o le aree private, da mezzi fuori uso ivi giacenti da mesi o addirittura anni.
Di questi giorni lo sgombro totale di un’area privata sita in Via Lunigiana, ben visibile dalla pubblica via, appartenente ad un’officina fallita che, al termine della propria attività, aveva lasciato relitti, veicoli in stato di abbandono ed altri rifiuti pericolosi; gli Agenti hanno cooperato con il curatore fallimentare ed al termine di complesse indagini atte a risalire ai proprietari dei mezzi, ed attesa la decorrenza dei termini previsti per legge, tutti i relitti sono stati rimossi senza oneri per l’Amministrazione Civica.
Oltre a questo, negli ultimi mesi estivi, sono state altre 6 le autovetture e 6 i motocicli le cui procedure ingiuntive sono arrivate al termine e che sono stati rimossi in particolare dalle periferie della zona sud della città. In questi casi la legge prevede l’obbligo da parte dell’Organo di Polizia di avviare la procedura con ordinanza del Sindaco, che dispone le operazioni necessarie al corretto smaltimento ed il termine entro cui il soggetto deve provvedere, decorso il quale si procede d’ufficio all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate. Quindi, laddove i trasgressori non ottemperino all’ordine di rimozione imposto con ordinanza, vengono denunciati penalmente ai sensi del Testo Unico Ambientale che prevede la pena dell’arresto fino ad un anno. Dal punto di vista amministrativo è stata applicata a tutti la prevista sanzione da 1000 e 5000 euro per i mezzi a quattro ruote e da 300 a 3000 euro per i motocicli. Rispetto al passato comunque si è rilevato un calo considerevole del fenomeno, segno probabile del fatto che l’incisiva attività portata avanti nel passato, e le pesanti sanzioni inflitte, hanno contribuito ad un maggior rispetto della normativa.

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