Nei giorni scorsi la Presidenza del Consiglio dei ministri ha inviato una nota a tutte le pubbliche amministrazioni, sollecitandole ad adottare misure volte al risparmio energetico, alla luce della delicata situazione degli approvvigionamenti e in vista delle stagioni più fredde. Tra le realtà destinatarie della comunicazione dunque anche Arpal, che tuttavia da tempo ha adottato una serie di misure che consentono di razionalizzare l’utilizzo dell’energia, ma anche di monitorarne l’andamento.
L’Agenzia è infatti dotata di un sistema di gestione e controllo di tutti gli asset informatici che permette di inventariare e analizzare, anche per mezzo di grafici, i consumi legati all’espletamento delle diverse attività operative. La gestione del risparmio energetico dell’intero parco macchine di Arpal è affidato direttamente alla piattaforma System Center che permette la personalizzazione del monitoraggio dei consumi e delle azioni da intraprendere per ridurre l’utilizzo di energia. Un grafico (foto) descrive il consumo medio giornaliero per di tutto il ‘parco’ dei computer desktop in uso all’interno dell’Agenzia. “Il consumo massimo evidenziato – spiegano da Arpal – è intorno ai 2,3 kWh, un valore piuttosto basso, frutto delle ‘politiche’ già adottate di risparmio energetico, come lo spegnimento automatico dei monitor dopo 15 minuti e la sospensione del personal computer dopo ulteriori 10 minuti di inattività. Quando i pc vengono utilizzati, è infatti buona prassi attivare le funzioni di risparmio energetico (sospensione, ibernazione) o anche accelerare il passaggio tra screensaver del monitor e spegnimento del monitor stesso. E’ importante, inoltre, quando si ritiene concluso il suo utilizzo, spegnere e disattivare, anche attraverso il distacco della spina, il pc stesso”.
Sempre per quanto riguarda i pc, Arpal ha razionalizzato le risorse e, di conseguenza, i consumi: un solo computer per persona, se utile in formato Notebook (che consente un minor consumo anche se la loro ‘durata’ è inferiore e, dunque, il risparmio non è sempre apprezzabile). Una ‘buona pratica’ che passa, ovviamente, attraverso acquisti oculati e mirati a queste esigenze.
Altro accorgimento, la razionalizzazione dell’utilizzo delle stampanti: oltre all’uso di carta riciclata, azione che Arpal svolge da tempo anche in ossequio alla propria natura di Agenzia a protezione dell’ambiente, è consigliato inserire le funzioni di risparmio energetico. Buona pratica è la stampa, in un’unica sessione, di tutti i documenti; dal 2015 Arpal ha integrato, all’interno dei propri sistemi, un programma di monitoraggio stampe, utile a consentire un risparmio sull’utilizzo della carta, dei toner e, in generale, anche per incentivare una maggiore digitalizzazione dei documenti. Circa il 70% delle postazioni di lavoro in Arpal è dotata di doppio monitor: in questo modo è possibile un ulteriore abbattimento del numero di stampe effettuate. L’Agenzia ha inoltre ampliato l’utilizzo di stampanti aziendali che finiscono per incidere sui consumi energetici in maniera decisamente minore rispetto a quanto fanno quelle personali, completamente eliminate, o quelle riservate solo a un settore o a un ufficio, che sono in via di ridimensionamento.
Intanto l’Agenzia sta effettuando interventi di manutenzione ed ottimizzazione dell’impianto fotovoltaico presente sul tetto della sede centrale di Via Bombrini a Genova, per renderlo maggiormente performante. Inoltre, grazie ai fondi PNRR, l’impianto elettrico di illuminazione verrà dotato di sistemi di accensione/spegnimento automatizzati e saranno installati corpi ad alto rendimento e basso consumo. Sempre con gli stessi fondi è prevista la sostituzione di tutti i terminali di riscaldamento/raffrescamento con altri a basso consumo energia elettrica.
Il risparmio passa anche attraverso l’utilizzo delle funzioni di economizzazione energetica. Si tratta di suggerimenti, integrati da quelli contenuti in una guida operativa realizzata da Enea, utili in ambito lavorativo, ma che possono trovare applicazione anche nella gestione dei consumi domestici. “Per pc, stampanti, fotocopiatrici e, in generale, gli strumenti informatici – spiega Arpal -, è molto utile usare una multipresa (o comunque una presa con interruttore) che consenta di disattivarli tutti contemporaneamente. Elettrodomestici e strumenti di lavoro vengono spesso lasciati in condizione di stand by: è consigliabile, invece, spegnerli completamente e staccare la spina. Anche le luci, ovviamente, possono giocare un ruolo importante in ottica risparmio: il loro spegnimento una volta usciti dall’ufficio (ma ovviamente, anche a casa) è essenziale, così come un adeguato posizionamento della postazione di lavoro rispetto alle finestre. Infine il riscaldamento/condizionamento, di cui è bene valutare un utilizzo realmente conforme alle esigenze dell’individuo ma anche alle dimensioni del locale in cui è collocato. In inverno si può regolare la temperatura dell’ambiente intorno a 18 gradi, anche perché la permanenza di una persona in stanza, dopo 30 minuti, alza la temperatura di 1-2 gradi. In estate è consigliabile non impostare mai l’impianto di condizionamento oltre i 6 gradi in meno rispetto alla temperatura esterna”.