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Movimento 5 stelle

Giorgi: “I cittadini chiedono alla politica garanzie sul futuro, se eletta proseguirò battaglie su temi sociali e biodigestore”

L'esponente Cinquestelle sarà l'unica sarzanese in corsa alle politiche di domenica l'esponente Cinquestelle: "Siamo dalla parte dei diritti e della legalità. Beata Ponzanelli e le sue certezze mentre i cittadini vedono un domani pieno di dubbi”.

Federica Giorgi

“In caso di elezione proseguirò la battaglia contro il biodigestore perché è impensabile che venga realizzato vicino alle falde acquifere che riforniscono la Provincia. Mi batterei inoltre per la sanità pubblica e gli altri temi che ho portato avanti anche in Consiglio Comunale in questi anni”. Così Federica Giorgi, capogruppo M5S e unica sarzanese candidata alle politiche del 25 settembre, che sarà in corsa alla Camera sia nel collegio uninominale del Levante ligure che nel listino proporzionale dietro al deputato uscente Roberto Traversi, dopo essere stata la più votata nelle parlamentarie interne al Movimento. Giorgi, avvocato e consigliere dell’Ordine della Spezia, ha raccontato a CdS la sua campagna elettorale e i propositi in caso di approdo a Roma.

Lo slogan scelto dal M5S per queste elezioni è “dalla parte giusta”, cosa significa per lei essere dalla parte giusta?
“Sono avvocato come il Presidente Conte e la giustizia è il mio mestiere. Condivido pienamente lo slogan scelto dal Movimento inteso come dalla parte dei diritti, della legalità, della lotta alla mafia alla corruzione, della lotta alle disuguaglianze sociali, per un paese in cui nessuno debba rimanere indietro. La parte giusta è quella è nella parole di Conte, è la parte opposta ai potentati sociali e politici che controllano il Paese; è quella dei giovani e delle loro precarietà da risolvere, delle donne che ancora oggi a volte devono scegliere tra lavoro e famiglia e non hanno parità salariale, dei lavoratori e delle piccole imprese che navigano in mezzo a montagne di burocrazia, la parte giusta è dalla parte dei medici e del personale ospedaliero, che tanto ha dato anche in termini di vite nella recente pandemia. La parte giusta è quella di chi combatte ogni giorno contro le mafie, ed è quella degli insegnanti che formano le generazioni future, tra i meno pagati d’Europa”.

Quali sono le istanze, locali e nazionali, che porterà a Roma in caso di elezione?
“Come sto facendo in consiglio comunale a Sarzana mi batterei per una sanità pubblica ed efficiente che consenta ai cittadini di curarsi in strutture moderne e non fatiscenti, con la garanzia di cure in tempi brevi senza attese interminabili. Riforma del titolo V della costituzione affinché le funzioni regionali in tema di sanità siano riportate a livello statale. Proseguirei la battaglia contro il biodigestore: impensabile realizzarlo vicino alle falde acquifere dove ci sono le pozze d’acqua che riforniscono la Provincia e mi impegnerei affinché arrivino fondi per la lotta al dissesto idrogeologico per la manutenzione ordinaria dei fiumi e la messa in sicurezza del territorio senza dimenticare il sociale, gli anziani, i genitori separati, le donne vittima di violenza.  Mi impegnerei da subito per proporre la legge sul caregiver per dare sostegno concreto a chi accudisce a tempo pieno un familiare con gravi malattie e disabilità”.

La sua è stata una campagna elettorale in mezzo alle persone. Che stato d’animo ha percepito fra i cittadini che arrivano a questo momento elettorale dopo due anni complicatissimi e alle soglie di un autunno che si prospetta molto difficile? Cosa chiedono alla politica?
“Stando fra la gente ho percepito timore per il futuro ma ho anche ricevuto tanti attestati di stima per la mia attività a Palazzo Roderio e ho riscontrato molta fiducia in Giuseppe Conte. Le persone, le imprese e i commercianti chiedono alla politica garanzie di poter continuare a pagare le bollette di luce e gas, di dare un pasto alle proprie famiglie e di continuare a poter tenere aperti gli esercizi commerciali senza licenziare dipendenti. Chiedono tasse ridotte, meno burocrazia, la possibilità di curarsi in ospedali pubblici e di accedere alle cure in tempi rapidi, rateizzazione delle cartelle esattoriali. I giovani mi hanno chiesto opportunità di lavoro e risposte alla precarizzazione del mondo del lavoro”.

Queste settimane hanno restituito l’immagine di un Movimento quasi rafforzato dopo la scissione che ha portato alla separazione con Di Maio e altri esponenti di primo piano e la fine del Governo Draghi. Quanto è stata importante secondo lei la figura dell’ex premier Giuseppe Conte per ridare vigore alla vostra azione politica?
“Abbiamo giovato dell’uscita dal Movimento dell’ala “poltronista” di Maio che è stata accolta a braccia aperte nel PD, e della corretta presa di posizione di Conte che ha rotto con il governo Draghi su temi cruciali come la guerra, la politica sociale e la critica all’atlantismo incondizionato. Ho assistito personalmente a Genova al bagno di folla per il nostro leader, tutto meritato per un uomo che come me non è politico di professione ma viene dal mondo del lavoro ed è stato un Presidente del Consiglio credibile in una situazione che mai l’Italia e il mondo avevano visto. Si è rapportato con l’Europa in modo fermo ottenendo per il nostro paese fondi che ora tutti voglio gestire, modificando il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Il sindaco di Sarzana Ponzanelli ha detto “le elezioni politiche saranno un anticipo della festa che faremo insieme il prossimo giugno”. Secondo lei l’esito del voto del 25 settembre che impatto avrà sulle prossime amministrative? La città sarà contendibile al centrodestra?
“Beata la Sindaca che ha tutte queste certezze quando molti sarzanesi invece con questa grave crisi economica e sociale non hanno certezza neppure del domani. Fossi in lei farei più fatti e meno annunci e propaganda. In questa campagna elettorale ho raccolto molta insoddisfazione per la sua amministrazione. Stia attenta: anche il suo capo politico aveva certezze di vincere ad Ameglia, ma sappiamo come è andata. Per Sarzana, importante e davvero utile sarebbe avere una rappresentante che si sia sempre data da fare come me”.

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