Lettera al presidente Toti da parte di Alleanza Cooperative Italiane La Spezia e Anaste La Spezia
Egregio presidente,
rappresentiamo, come associazioni di categoria, i gestori di circa I’80 per cento dei posti letto di residenzialità socio-sanitaria sul territorio della Asl5. Si parla di strutture per disabili, pazienti psichiatrici e con dipendenze patologiche e, soprattutto, di anziani gravemente non-autosufficienti.
Segnaliamo con allarme, anche attraverso i nostri organismi regionali, sin dal 2020, il progressiva svuotamento dei nostri organici infermieristici, a causa, prima, dell’arruolamento fatto dalle Asl per fronteggiare l’emergenza Covid e, ora, con il massiccio arruolamento di 700 Infermieri vincitori del concorso regionale.
Come ha perfettamente evidenziato l’Ordine delle professioni infermieristiche della Spezia nell’intervento apparso sulla stampa locale, un numero elevatissimo di infermieri che passa alle Asl con il concorso viene dalle Rsa. Stiamo parlando del 50% degli Infermieri.
Una volta che non saranno più in servizio, i posti letto che presidiavano saranno chiusi, perché non sarà garantita l’assistenza minimale richiesta dai regolamenti della regione.
Se perdiamo li 50% dei posti letto, significa che 400-500 anziani, nel territorio spezzino, dovranno tornare a casa (o finire in ospedale, che è già pieno, però…).
E a casa resteranno le centinaia di operatori che li assistono nelle Rsa (oss, fisioterapisti, ausiliari…). Siamo di fronte ad una ormai prossima catastrofe e Le chiediamo di intervenire con urgenza.
Alcune proposte, di attuazione pressoché immediata, per fronteggiare questa emergenza sono sul tavolo da tempo e le riepiloghiamo:
Sospendere l’immissione in servizio effettivo presso la Asl dei vincitori di concorso che operano presso le strutture sino a che la struttura non trova una sostituzione; gli infermieri potrebbero essere distaccati presso le strutture, date le motivazioni d’urgenza, con fatturazione delle prestazioni da parte delle Asl alle strutture.
Consentire al personale infermieristico Asl, in generale, di poter effettuare, in regime di prestazione aggiuntiva oltre l’orario di lavoro, assistenza presso le Rsa e altre strutture sociosanitarie, con fatturazione delle prestazioni da parte delle Asl alle strutture.
Rivedere urgentemente i parametri/minutaggi infermieristici previsti dal manuale regionale rispetto ad un serie di tipologie di strutture per i quali tali parametri sono ridondanti e andrebbero parzialmente sostituiti con altre tipologie di figure (educatori, riabilitatori, assistenti sociali etc.).
La cosa che ci preme sottolineare è l’urgenza della questione e la necessità di adottare misure efficaci nel più breve tempo possibile. Restiamo fiduciosi della Sua attenzione al problema, che riguarda non solo il territorio spezzino, ma tutta la Liguria.
Caterina Natale e Anna Vivaldi per Alleanza Cooperative Italiane La Spezia
Roberto Mascolo per Anaste La Spezia