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Il terzo lato della medaglia

Bracconieri in azione: resti di cinghiale abbandonati in un sacco vicino alla Foce

I resti di un giovane cinghiale abbandonati dai bracconieri

I cinghiali sono loro malgrado sempre più protagonisti delle cronache locali. Da quelli che finiscono all’interno del tessuto urbano alla ricerca di cibo, ingolositi dai rifiuti o dalle razioni di cibo che vengono loro erroneamente somministrate con regolarità, alle migliaia che sono oggetto delle ordinanze di abbattimento della Regione. Categorie intorno alle quali gli spezzini si schierano come tifoserie, come da italico costume, facendo spesso finire in secondo piano il vero fulcro della discussione: la necessità di trovare un equilibrio nella sempre più quotidiana convivenza tra persone e cinghiali.
Un bilanciamento che le leggi, piaccia o no, trovano nella caccia di selezione. Ma c’è chi non si accontenta. E sono in tanti.
“Il bracconaggio sta dilagando, in Val di Vara e non solo, ma nessun sindaco se ne sta occupando a sufficienza”, dichiara a CDS una guardia zoofila.
L’ultimo ritrovamento di una lunga serie è quello dell’altro giorno nei pressi del Passo della Foce, nei boschi che si estendono in direzione Cozzano, dove è stato trovato un sacco abbandonato a bordo strada contenente i resti (interiora, zampe e pelle) di un giovane cinghiale.

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