Due settimane di tempo per i residenti del comune di Santo Stefano per intervenire sul verde pericoloso o potenzialmente tale o che interferisce con la viabilità; lo dispone un’ordinanza del sindaco Paola Sisti. Nel dettaglio, il provvedimento “ordina nei termini di 15 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza in albo online (oggi, 14 settembre 2022), a tutti i proprietari di fondi confinanti con strade comunali o statali, aree comunali o aperte al pubblico, di: rimuovere alberi ramaglie e terriccio qualora caduti su strade comunali o statali aree comunali o aperti al pubblico; abbattere eventuali alberature pericolose o potenzialmente pericolose per il rischio cedimento riscontrabile anche solo con controllo visivo in ragione del fatto che in caso di schianto possano raggiungere strade comunali o statali, aree comunali o aperte al pubblico; mantenere il verde che interferisce con le visuali libere nelle intersezioni stradali sulle viabilità pubbliche comunali o statali; mantenere il verde che occulta la segnaletica stradale”.
“Nelle giornate del 28 giugno e del 18 agosto 2022 – si legge nelle premesse dell’ordinanza – si sono abbattuti sul territorio provinciale e in particolar modo gravante sul territorio comunale dei violenti nubifragi con forti raffiche di vento che hanno causato ingenti danni sia alla proprietà pubblica che a quella privata. Nelle prime fasi successive agli eventi sono stati immobilitati in mezzi e uomini del Comune oltre a interventi effettuati con supporto della squadra di Protezione civile comunale nonché dai Vigili del fuoco per le attività di prima messa in sicurezza di coperture danneggiate. La situazione climatica mutata agevola dei sistemi temporaleschi repentini che possono in poco tempo creare situazioni di forte vento e forte pioggia creando sollecitazioni particolarmente importanti ad alberature presenti sul territorio, tali da comprometterne la stabilità”, ricordando poi che “il Comune ha iniziato un percorso di monitoraggio delle piante sul territorio comunale in aree pubbliche e in prossimità di viabilità comunali”.
L’ordinanza aggiunge che “in base al generale principio della responsabilità del custode di bene, sia esso proprietario, usufruttuario, conduttore ecc., su tale soggetto grava la presunzione di responsabilità generale del Codice civile”, e ancora che “le operazioni di taglio e/o potatura delle piante dovranno essere eseguite usando particolare cura in modo che nella caduta non provochino danni a persone o a cose. Il materiale vegetale, i tronchi, le ramaglie o quant’altro non potranno né essere accatastate né occupare la sede di viaria e o aree pubbliche”, ed “è fatto obbligo durante l’effettuazione dei lavori di garantire la pubblica incolumità e nel caso si dovesse operare dalla strada di procedere alla installazione di relativa segnaletica a norma di legge per segnalare ai veicoli la presenza di lavori in corso, acquisendo dagli enti preposti ogni autorizzazione e il nulla osta necessario alla realizzazione dell’intervento. Il materiale proveniente dal taglio di piante e alberi pericolosi, i rami secchi, cespugli dovrà essere rimosso a cure e spese dei proprietari interessati contestualmente alla realizzazione dei lavori e smaltito a una norma di legge”.
L’ordinanza infine avverte che “in caso di inottemperanza entro 15 giorni dalla pubblicazione dell’atto sull’albo pretorio online, l’amministrazione comunale si riserva la facoltà di provvedere, anche senza ulteriori avviso, all’esecuzione degli interventi ritenuti indispensabili a salvaguardia della pubblica incolumità mediante affidamento a ditte di propria scelta e all’addebito dei costi a spese dei contravventori alla presente ordinanza”.
