È un Luca Gotti amareggiato quello che si presenta nella sala stampa dello stadio “Maradona”, dopo il ko in extremis dello Spezia contro il Napoli. Ma per il tecnico delle Aquile c’è tanto da salvare dopo una partita giocata punto a punto contro i campani, freschi di un 4-1 al Liverpool e ora in vetta alla classifica: “La partita quasi perfetta non esiste, soprattutto nella prima mezz’ora abbiamo sbagliato troppo, dando troppa continuità al Napoli. Nel secondo tempo siamo migliorati e abbiamo tenuto il campo in maniera pregevole. Potevamo sfruttare meglio un paio di situazioni, ma va detto che la grande qualità della squadra avversaria ti impegna tanto nella fase difensiva e puoi perdere lucidità”, spiega l’ex allenatore dell’Udinese nell’immediato post match, concentrandosi poi su un episodio subito seguente il gol del Napoli, che ha portato all’espulsione di Luciano Spalletti e a quella del preparatore aquilotto Fabrizio Lorieri: “Nel finale c’è stato questo parapiglia, con particolari insignificanti. Il quarto uomo ha dato sei minuti di recupero, il Napoli segna al novantesimo, passano tre minuti e dieci prima di riprendere il gioco ma poi i minuti sono diventati cinque, ed era difficile da comprendere. In sé ha un valore nullo, ma in quel momento lì hai preso gol e ti senti dileggiare da qualcuno ed è chiaro che si fatica a non perdere le staffe”.
Ma come detto, per lo Spezia emerge ancora una buona prestazione sul campo di una delle big del campionato, dopo quelle già disputate contro Juventus e Inter. Ma per Gotti non c’è un solo singolo da premiare: “In alcuni casi non avrei avuto problemi a rispondere se avessi pensato che qualcuno avesse meritato di più. Diversi dei nostri hanno fatto una gara di livello. Magari alcuni in qualche momento lo hanno fatto meglio, in altri meno, ma parecchi dei miei giocatori si meritano un’ampia sufficienza”. Ancora zero gol in trasferta? Contro avversari di questo livello si fa fatica: “Abbiamo fatto tre partite in trasferta, con Inter, Juventus e Napoli. La prossima sarà la Lazio. Penso che queste analisi, che io posso anche fare guardando i numeri, bisogna attendere un orizzonte un po’ più profondo”. In chiusura occhi già proiettati al futuro, quando tra sette giorni al Picco arriverà la Sampdoria di Marco Giampaolo. Uno scontro diretto, anche se è ancora presto per parlarne: “Sono seduto a parlare della partita appena finita. Mi rendo conto dell’importanza della prossima partita, perché siamo le due liguri della Serie A. La classifica dice che probabilmente è uno scontro diretto, ma alla settima partita è difficile parlare di cose decisive e determinanti”, conclude Gotti.
