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Verso napoli-spezia

Gotti pronto al piano B: “Cambieremo qualcosa, mantenendo il buono”

Inventare qualcosa, pur nella penuria di attaccanti. “Non abbiamo migliorato di tanto la situazione dell’infermeria - spiega -. Oggi si allenerà per la prima volta Strelec dopo una settimana di febbre. Per quanto riguarda gli altri ci sono i progressi individuali, ma con tempi di recupero più ampi“.

Luca Gotti
Il Napoli è la squadra del momento in Italia e non solo: secondo posto in classifica e vittoria per 4-1 in Champions contro il Liverpool. Lo Spezia ci arriva con tante assenze e la voglia di provare qualcosa di diverso per mettere in difficoltà la corazzata di Spalletti. “Di sicuro cambieremo qualche cosa. Il Napoli è una delle poche squadre che riesce a muovere la palla nello stretto molto bene, e a farlo con qualità, fino a crearsi i presupposti dell’attacco della profondità con attaccanti molto veloci. Noi che abbiamo pagato molto questo aspetto contro il Bologna, dovremo essere bravi a concedere il meno possibile e quindi cambierò qualcosa”. Lo spiega Luca Gotti nella conferenza stampa di presentazione della partita.
Inventare qualcosa, pur nella penuria di attaccanti. “Non abbiamo migliorato di tanto la situazione dell’infermeria – spiega -. Oggi si allenerà per la prima volta Strelec dopo una settimana di febbre. Per quanto riguarda gli altri ci sono i progressi individuali, ma con tempi di recupero più ampi“.
Niente da perdere in ogni caso. “La mente libera bisognerebbe riuscire ad averla anche nelle situazioni più difficili, ma ogni partita è importante e va giocata. Il calcio regala eventi inaspettati, come è successo allo Spezia proprio in quello stadio”.
I 5 punti in classifica aiutano a non vivere con assilli una partita che, secondo gli osservatori, è impossibile. “Con il calendario complicato che abbiamo fatto, la dote di punti fatta finora è congrua. A me rimane l’amaro in bocca per non aver gestito bene una situazione e presentarsi con una classifica ancora migliore. Sappiamo che lo sguardo deve essere sempre rivolto in avanti”.
Gotti punta a vedere un passo avanti rispetto alle prime due trasferte dell’anno, sui campi di Inter e Juventus, chiuse con zero tiri in porta. “Siamo alla sesta partita, dobbiamo darci un’identità nostra. Non ero contento dopo Milano perché non era stata fatta un passo avanti per crearsi quell’identità. Un percorso che magari ti fa perdere dei punti, ma va fatto. Dobbiamo metterci nelle condizioni di fare un altro piccolo passo di miglioramento anche a Napoli”.
Quindi ipotesi 4-3-3, anche se Gotti non è contento di dover ritoccare il suo disegno tattico. “Ogni volta che si propone un cambiamento si va a perdere qualcosa. Dobbiamo avere un piano A e un piano B, da mettere in campo nella maniera più efficace. Oggi devo pensare, mio malgrado, ad un piano B che tenga ciò di buono che abbiamo e crei nuove possibilità”.
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