“Sul caro bollette, invece di perderci dietro soluzioni irrealizzabili o troppo lunghe da attuare, usiamo uno strumento a portata di mano: i fondi strutturali europei che le Regioni stanno programmando proprio ora. Por, Fesr, Fse, Psr. Miliardi di euro a disposizione senza creare nuovo debito. Lo abbiamo già fatto per il Covid. Chiediamo subito a Bruxelles di poter fare lo stesso. Immediatamente!”. Così il presidente Giovanni Toti in un intervento sui social network.
“Toti vuole sottrarre i fondi europei destinati alla lotta alla povertà e ai sostegni alle imprese e agli agricoltori per contrastare il caro bollette. È una soluzione miope e sbagliata – replica al leader di Italia al Centro l’europarlamentare spezzino Brando Benifei, capodelegazione del Pd al Parlamento europeo -. Il Partito Democratico vuole invece aumentare il prelievo sugli extra-profitti delle compagnie energetiche e fissare un tetto, europeo e nazionale, al prezzo dell’energia, in particolare calmierando i prezzi e puntando su quella derivante dalle fonti rinnovabili. Sostenere le famiglie e le imprese imprese è urgente, ma farlo con un gioco delle tre carte, dove non si aggiungono risorse ma si spostano da un sostegno ad un altro, è una presa in giro”.
Quindi in un intervento della Lista Toti il sostegno della proposta del presidente ligure e una replica a Benifei: “Sostanzialmente si preoccupa di eventuali soldi tolti alle imprese ed al contrasto alla povertà e propone di utilizzare gli extraprofitti delle compagnie energetiche. Forse, guardando da Bruxelles con il cannocchiale, non riesce a percepire la distanza tra risorse e territorio: in attesa della disponibilità dei fondi, molte aziende avranno già chiuso ed il gap sociale sarà aumentato vertiginosamente, creando un preoccupante aumento del tasso di povertà”.
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