Scuola e rientro. Nomine finite e cattedre prese. Comincia così in via ufficiale l’anno scolastico 2022-2023. Non sono stati giorni semplicissimi con l’Ufficio scolastico regionale che ha lavorato a pieno ritmo di grande attesa per gli insegnanti. Una delle tematiche più sentite è stata proprio quella delle nomine, che alla Spezia sono state 150 di queste 50 sono per il sostegno, perché in molti casi i docenti di ruolo sono finiti anche nelle graduatorie degli incarichi a tempo determinato. Per Cgil scuola la stortura sarebbe stata a livello ministeriale perché “perché non si è tenuto conto che nel mese di agosto si sarebbero accavallate diverse procedure di nomina”. Insomma una situazione complessa emersa il giorno precedente alla visita istituzionale, con le autorità cittadine e gli uffici, di Antimo Ponticiello da qualche mese Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, accompagnato da Roberto Peccenini direttore della sezione spezzina.
Città della Spezia ha fatto con i due dirigenti un punto della situazione a livello regionale e locale. Il direttore Ponticiello sul lavoro degli uffici ha spiegato: “In Liguria abbiamo chiuso le operazioni delle liste secondo le modalità stabilite a livello nazionale entro il 31 agosto. Si parla di grandi numeri ed è fisiologico che ci possa essere stato qualche margine di errore. In questo caso, come ogni anno, sia il personale docente che il personale Ata in caso di dubbi possono rivolgersi all’istituzione scolastica, oppure all’ufficio territoriale competente per risolvere l’incertezza”.
Sul fatto delle nomine molti insegnati, supportati dai sindacati, non hanno nascosto i malumori. Il direttore Peccenini rassicura: “Il sistema informatico ministeriale ha velocizzato l’assegnazione delle cattedre, forse con qualche rigidità in più. Il lavoro degli uffici è stato impagabile per tutta l’estate per allestire le nomine, senza dimenticare la disponibilità offerta per correggere le piccole discrepanze. E’ da sottolineare che rispetto al passato, tutte le famiglie potranno essere sicure che, al 99 per cento, i propri figli avranno un insegnante che li accompagnerà per tutto il resto dell’anno”.