Mai avrei pensato di dover intervenire su un tema che in un paese normale sarebbe stato derubricato a banale aneddotica estiva e risolto in poche ore applicando linee guida e normativa. A quasi due settimane di distanza però non si può tacere su quello che è diventato un caso emblematico dell’incapacità di questa amministrazione, ahimè condita da populismo e approccio antiscientifico. Si è arrivati addirittura a far chiedere alla Regione Liguria un parere all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), il maggior ente pubblico nazionale in materia, il quale ha ovviamente ribadito ciò che contengono le sue linee guida e la normativa vigente. Quindi non si esiti oltre, tra incapacità e ignavia, e si proceda alla soluzione indicata (anche) da ISPRA.
Oltretutto ciò che mi pare sfugga al dibattito è che il parco della Maggiolina è un bene pubblico, al momento sottratto all’uso pubblico. Il più grande polmone verde della città è da quasi due settimane inaccessibile alla cittadinanza e dovrà anche subire importanti opere di bonifica e sanificazione, senza contare il danno patito dalle attività private al suo interno che probabilmente dovranno essere risarcite con ulteriori esborsi di denaro pubblico. Ricordo anche all’amministrazione, che evidentemente fino ad oggi ha deciso di voltarsi dall’altra parte, come in diverse zone della città (anche in altri parchi) alcune persone hanno da tempo l’abitudine di alimentare cinghiali e altra fauna selvatica. Sarebbe giunto il momento di affrontare il problema con informazione, vigilanza e sanzioni.